giovedì 17 dicembre 2009

I misteriosi UFO su Firenze

A fine Ottobre Skure in un commento mi chiedeva:

"Simone, mi daresti più elementi di comprova per il caso del '54 di cui hai parlato?

E' una semplice curiosità, ne ho sempre sentito parlare (del caso) e non ho mai approfondito ulteriormente."


Rispondo con quasi due mesi di ritardo, ma l'argomento è vasto e non potevo riassumerlo in un commento.

Siamo a Firenze il 27 Ottobre del 1954, pare una giornata come tante altre fino a che alle 14.20 un gruppo di oggetti volanti in formazione non inizia a sorvolare la città. Molte persone assistono alla scena e addirittura la partita Fiorentina-Pistoiese, che si stava giocando in quelle ore, viene sospesa a causa delle strane "manovre" di questi velivoli.
Che sia avvenuto qualcosa nei cieli di Firenze non c'è alcun dubbio, non solo ci furono molti testimoni, ma alcuni di questi furono intervistati qualche anno fa da Voyager. Tra questi Giorgio Batini (giornalista de La Nazione e mancato proprio pochi mesi fa), Ronaldo Lomi e Romolo Tuci (all'epoca in campo durante la partita).
Proprio la dichiarazione rilasciata da quest'ultimo a Voyager, con una naturalezza impressionante, mi ha sempre lasciato perplesso:

"I dischi volanti, era il tempo, anche, che giravano"

Insomma pare ci fosse un po' una moda all'epoca dei dischi volanti, se ne vedevano ovunque. Questo aspetto non è da sottovalutare quando si cerca di distinguere ciò che è stato visto, da ciò che era realmente in volo quel giorno.
Se ci fermassimo qui, questo non sarebbe altro che uno dei tanti avvistamenti storici di cui poco si può dire non essendoci video o fotografie del fenomeno. Invece dopo il passaggio di questi UFO, dal cielo, inizia a cadere una strana sostanza che, una volta raccolta, scompare molto rapidamente.
Nonostante questa difficoltà di campionamento il misterioso materiale viene analizzato dal Prof. Canneri, chimico analitico dell'Università di Firenze. Le analisi mostrano la presenza di Silicio, Boro, Alluminio, Calcio, Magnesio e Ferro.

Fin qui la descrizione del caso, vediamo ora la possibile spiegazione. La composizione chimica del materiale, anche se rende l'avvistamento decisamente anomalo, in realtà ci aiuta a capire l'origine dell'evento.

Gli elementi riscontrati dal Prof. Canneri sono esattamente gli stessi che si trovano nel chaff, ovvero quella contromisura radar utilizzata ampiamente ancora oggi durante le esercitazioni militari. Questo ci fa pensare che i famosi UFO non fossero altro che aerei militari durante un'esercitazione, tuttavia il rilascio di chaff è pirotecnico, quindi si sarebbero dovute vedere delle sfere luminose. Riporto, a questo proposito, la testimonianza di Ronaldo Lomi:

"Sembrava come se avessero un cerchio, una cosa così luminosa, con questa sfera intorno, che formava come un cerchio"




Le segnalazioni sono proseguite anche nei giorni seguenti, di questo abbiamo varie testimonianze anche fotografiche, ma in questo caso quello che si vede sono filamenti molto simili a quelli prodotti dal ballooning dei ragni.
Probabilmente essendo fine ottobre il fenomeno del chaff si è sovrapposto a quello della migrazione dei ragni dando l'idea di un evento geograficamente molto vasto e ripetuto nel tempo.

sabato 12 dicembre 2009

"Mistero" e le scie chimiche

La trasmissione di Ruggeri si era già "brillantemente" distinta per lo speciale sui complotti lunari, ma ovviamente al peggio non c'è mai fine e infatti ieri sera (11/12/2009) Ruggeri ci "rende edotti" sul diabolico sistema HAARP e sulla sua correlazione con le famigerate scie chimiche.

Ruggeri parte subito male sostenendo che:

"Alcuni hacker si sono introdotti nel sito della University of East Anglia in Gran Bretagna e hanno scoperto che una serie di informazioni sono state contraffatte, esasperate per cercare di suffragare l'ipotesi di un pianeta sull'orlo del collasso, addirittura un ricercatore ha esplicitamente usato il termine "trick", trucco"

Questo è semplicemente falso. Le informazioni di cui parla Ruggeri sono state estrapolate da messaggi privati di ricercatori della Climate Research Unit (CRU). Non vi è prova di alcuna manipolazione o contraffazione, si tratta "solamente" di mail private che ovviamente riportano dialoghi informati tra i vari ricercatori coinvolti. Una buona trattazione di quanto è avvenuto la si trova sul sito Realclimate.
Certo che se si vuole fare colpo su un pubblico poco competente in materia di dice "un ricercatore ha esplicitamente usato il termine "trick"" omettendo che il termine trucco, in una mail privata, può essere usato in decine di contesti diversi e non necessariamente per indicare un imbroglio.
Praticamente è come se un ladro entrasse in casa nostra e, trovandoci dei coltelli, ci accusasse di essere degli assassini.

Parte un filmato, con musica accattivante, che inizia a parlare di Haarp (High Frequency Active Auroral Research Program) sostenendo che nessuno sa che ricerche si facciano in questo misterioso luogo. Seguono una serie di "si dice" ipotizzando le applicazione più fantascientifiche. In effetti a parte il nome che già spiega l'argomento della ricerca, c'è "solo" un sito ufficiale, dove ci sono "solamente" tutti i dati raccolti da Haarp e le foto dell'impianto.
Seguono una serie di domande completamente assurde le cui risposte si trovano sempre sul sito di Haarp sotto la voce "learn", verbo che in questo contesto sembra essere provvidenzialmente usato all'imperativo.
Solo alcune sono le perle da sottolineare all'interno di questi 20 minuti di affermazioni "a casaccio".

La prima è il continuare a ribadire che il buco nello strato di ozono è proprio sopra l'impianto Haarp, un caso? Il filmato lascia intendere che ci sia un rapporto causa-effetto, ma chiunque abbia una vaga idea di cosa sia il buco nell'ozono saprà che è molto esteso, che si trova anche nell'emisfero Sud del globo e che si sviluppa intorno ai poli. Insomma è come insinuare che Haarp sia colpevole di far nevicare perchè proprio in Alaska nevica spesso.

Il filmato continua parlando di scie chimiche:

"[...] tracce bianche che paiono non avere nulla a che fare con le normali scie di condensazione degli aerei. Scie larghe che si incrociano tra loro creando veri e propri reticolati persistenti anche per ore, che invece di dissolversi si espandono. Alcune scie si diradano in alcuni tratti, ma permangono in altri. Un fenomeno improbabile se si trattasse di semplice vapore acqueo"

Quindi se due aerei incrociano la propria rotta allora sono aerei chimici. Se ne deduce che tutti gli aerei di linea viaggiano paralleli e le rotte sono tutte rette parallele intorno al mondo. Inoltre se la scia persiste per ore è chimica, ma anche se si dirada in alcuni tratti è chimica. Ragazzi questi sono veramente troppo furbi, hanno sicuramente capito tutto e pensare che io avrei detto che questo comportamento di persistenza a tratti è proprio tipico del vapore acqueo, ma cosa volete, sono solo un laureato in chimica, ci pensa Mistero a insegnarci la scienza.

Seguono interviste "illustri" come al fisico Eastlund, quello ha brevettato un sistema per usare le onde radio come arma. Ricordiamo per i meno attenti che nel brevetto di Eastlund non ci sono dettagli tecnici per la realizzazione del progetto e che comunque si fa riferimento a potenze 100.000 volte superiori a quelle usate da Haarp, ma questo non interessa a Mistero che fa passare Eastlund come l'inventore di Haarp.

Segue poi Jerry Smith presentato come ricercatore, ma che in realtà è uno scrittore e infine Bill Brumbaugh niente meno che l'inventore della teoria delle scie chimiche nel 1995 che ci regala perle come "chi ci assicura che non sia stato creato [Haarp] per farci il lavaggio del cervello?"

Fin qui abbiamo scherzato, ma Mistero non scherza e conclude affermando che è "opinione comune" che i CFC siano i responsabili del buco nell'ozono e prosegue:

"Se non fossero questi i responsabili? Almeno non i principali? E' solo una coincidenza che il buco più ampio nell'ozono sia sopra la calotta artica? Gli esperimenti dell'Haarp potrebbero aver causato o accelerato questo processo?"

In una società in cui le scuole dovrebbero educare i ragazzi, futuri genitori, a rispettare la Terra, l'ambiente e a non inquinare o comunque ridurre al minimo le emissioni di anidride carbonica e sostanze nocive, Mistero in prima serata si prende la responsabilità di insinuare il dubbio che sia tutta colpa dei militari.
Ma certo! Inquiniamo e sporchiamo ovunque tanto sono tutte bufale quelle sull'inquinamento, è tutta colpa di Haarp. Gli scienziati che da anni studiano l'effetto dei CFC sull'ozono? Degli stupidi quando non dei venduti.
Quali conseguenze avrà questo messaggio sui ragazzi che ieri guardavano Italia 1?
Preferisco non pensarci, ma spero prima o poi di poter avere un faccia a faccia con Ruggeri, anche informale, dove potergli spiegare, nel caso non se ne sia ancora reso conto, ciò che sta facendo presentando una trasmissione di tale livello.

giovedì 19 novembre 2009

Le misteriose scie a "U"

Chiedo scusa ai miei lettori, ma sono costretto a tornare sull'argomento scie chimiche. Per chi mi aveva chiesto un intervento sui fatti di Firenze nel 1954 chiedo di avere pazienza. Sto preparando il materiale, ma subisco continue interruzioni.

Ieri sera mi viene segnalato un "regalo" da parte del solito Comitato Tanker Enemy, ormai noto per porsi domande come: "la R.A.I. è una rete satanista?".
Il "regalo" consiste in un video su You Tube nel quale viene, per l'ennesima volta, ripresa una mia intervista vecchia "solamente" di 2 anni (per essere precisi registrata il 6 marzo 2008).
Non è la prima volta che quell'intervista viene riciclata per attirare un po' l'attenzione, in particolare era già stato fatto oltre un anno fa con un video che riportava l'audio manipolato al solo scopo di rendermi ridicolo. Quel video mi è stato molto utile negli anni perchè mostrandolo durante le conferenze ho potuto rendere evidente quali siano i metodi di argomentazione di alcuni dei sostenitori del complotto.

Ieri, probabilmente sapendo del mio compleanno, hanno pensato di farmi un secondo regalo e io non posso che ringraziare con questo post.
Ascoltando l'audio si evince subito che la domanda dell'intervistatrice è la seguente:

"Ecco, c'è un'altra cosa che volevo chiedere, lei giustamente mi dice ci sono queste situazioni, però mi spiega perché, secondo lei naturalmente, c'è un aereo che parte, fa una scia lunga poi si gira, torna indietro, poi si rigira, torna indietro, fa un giro, cioè, non ha nient'altro da fare quel pilota?"

e io giustamente rispondo che non ho mai visto una cosa del genere e infatti non la si vede nemmeno nel video. Insomma ci sono voluti due anni per raccogliere foto di aerei che seguono rotte curve e ancora nessuno aereo che fa avanti e indietro come aveva chiesto l'intervistatrice.

Il video vorrebbe far credere che se un aereo fa una curva allora rilascia scie chimiche. A parte la logica sfuggente secondo la quale se uno curva allora è parte di un complotto mondiale per avvelenare la razza umana, bisogna precisare che è da oltre un anno che la spiegazione di questo comportamento è presente sulle FAQ del Cicap:

"Se le scie chimiche sono delle polveri di vari composti, non si spiega come mai dovrebbero avere particolari comportamenti rispetto all'acqua contenuta nelle contrail. La spiegazione per parte di questi fenomeni è che il vento in quota può essere molto disomogeneo, e spostare tratti di scia in modo differente.
Chiarito questo capita spesso che aerei facciano curve per poter raggiungere la propria destinazione formando una scia curva. Non c'è nessun motivo per il quale un aereo dovrebbe andare sempre dritto senza mai curvare. Esistono anche voli compiuti per scopi particolari (telerilevamento, addestramento, aerofotografia) che prevedono rotte ad andirivieni con frequenti curve o variazioni di direzione, ma questo non prova in alcun modo che la scia da loro lasciata non sia di condensa. Le scie di condensazione seguono la rotta dell'aereo, non c'è alcun motivo che dovrebbe spingere a pensare che una scia di condensazione non dovrebbe avere la medesima forma della rotta eseguita dal velivolo."

Tutto ciò spiegherebbe anche un eventuale aereo che fa una serie continua di curve, ma quello che si vede nel video ha una spiegazione molto più semplice: si tratta probabilmente di "holding pattern" ovvero circuiti d'attesa nei quali vengono inseriti gli aerei per ritardarne l'atterraggio una volta partiti.

Ricapitolando viene citata un'intervista vecchia di 2 anni ponendo una domanda la cui risposta è pubblica da oltre 1 anno, non può che trattarsi davvero di un regalo confezionato appositamente per l'occasione.
Infatti, puntuali come orologi, una serie di persone, con la notoria educazione che contraddistingue un certo tipo di complottismo, iniziano ad offendere ed insultare. Riporto qui i commenti più belli prima che vengano tolti da You Tube:

lion76ify dice: "ma sto simoni angioni e proprio un coglione"

tanfasemoeire afferma: "ANCHE LA GIORNALISTA LO PRENDE IN GIRO E LUI: bbbbbb..mmmhhh..ssssh...aaaaaa ahh SIG. ANGIONI ALZI QUELLA CAZZO DI TESTA E GUARDI QUEL CAZZO DI CIELO ALMENO UNA VOLTA AL GIORNO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!"

miliona1re sentenzia: "Ateo,debunker e sicuramente infilato nella massoneria."

superpeppone69 giudica: "straker questa volta il male ha la faccia del pirla"

Niko010101 è uno dei miei preferiti: "NO Angioni, tu non sei uno scienziato, sei un lecca culo istituzionalizzato: ben ti stà !"

Grazie, grazie davvero, per il regalo ragazzi! Adesso potrò mostrare il vostro notorio approccio calmo e riflessivo durante i miei interventi. Sono sicuro che dopo aver letto argomentazioni di tale livello chiunque non potrà più avere alcun dubbio su chi e perchè sostiene l'esistenza delle scie chimiche.


Nota per chi decide di commentare: vi prego di astenervi da facili insulti o offese, qui si commenta civilmente, anche ciò che ciascuno più ritenere assurdo e incompresibile.

giovedì 12 novembre 2009

Interrogazioni parlamentari: la storia infinita

Ecco, ci risiamo!! Era da qualche mese che nessuno faceva interrogazioni parlamentari sulla questione scie chimiche, precisamente dal 28/1/2009 quando l'On. Brandolini ha presentato la sua terza e (per ora) ultima interrogazione (a cui non ha ancora ricevuto risposta). Per chi si fosse dimenticato, le interrogazioni in merito si possono riassumere nelle seguenti citazioni:

Parlamentare chiede "se il Ministro della difesa sia in possesso di elementi raccolti direttamente o indirettamente sul fenomeno sopra descritto ed in particolare:

a) congrue informazioni riguardo alle sostanze chimiche che vengono irrorate nell'aria e al loro grado di inquinamento e pericolosità per la salute pubblica;

b) quali circostanze e significato abbiano i voli aerei che rilasciano queste scie chimiche e per quali ragioni vengano eseguiti con tali caratteristiche di rotta (al di fuori delle rotte ordinarie) e di quota;

c) chi autorizzi e con quali obiettivi la manipolazione climatica attualmente in atto attraverso le operazioni di aerosol clandestine, visto che leggi internazionali vietano tali interventi sui fenomeni meteorologici e climatici."

Ministro risponde: "Dall'esame della letteratura scientifica internazionale e del contenuto dei siti web. specialistici non è possibile confermare l'esistenza delle scie chimiche. I siti specialistici degli osservatori delle scie chimiche, in particolare, risultano carenti dal punto di vista scientifico."


P chiede: "se il Ministero sia in possesso di elementi raccolti direttamente o indirettamente sul fenomeno ed, in particolare, di adeguate informazioni relative alle sostanze chimiche che vengono irrorate nell'aria, al loro grado di inquinamento e alla pericolosità per la salute pubblica"

M risponde: "le indagini svolte hanno consentito di escludere il coinvolgimento degli aeromobili dell'Aeronautica militare nella generazione o emissione di scie differenti da quelle normalmente dovute alla condensazione del vapore acqueo. "


P chiede: "quali ricerche scientifiche siano state effettuate, quali indagini siano state svolte e quali elementi siano stati raccolti sull'insieme dei voli, militari e non, effettuati nello spazio aereo nazionale, da qualunque soggetto, che abbiano avuto come effetto il rilascio di scie chimiche"

M: ......


Pensavate fosse finita qui? Vi sbagliavate! Ecco a voi la nuova interrogazione del Senatore Oskar Peterlini.

Se avete una sensazione di déjà vu è perchè buona parte dell'interrogazione riprende pari pari le interrogazioni precedenti, ma non siate superficiali. Dovete fare attenzione!!! Ci sono un sacco di cose da imparare, ad esempio che il CNR non è il Consiglio Nazionale delle Ricerche, come un po' tutti noi pensavamo, bensì il Comitato Nazionale del Risparmio.

Si ringrazia Axlman per la segnalazione

Buona lettura
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OSKAR PETERLINI
giovedì 5 novembre 2009, seduta n.275

PETERLINI - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri del lavoro, della salute e delle politiche sociali, della difesa, dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e dell'istruzione, dell'università e della ricerca - Premesso che:

in molte parti d'Italia (Umbria, Abruzzo, Campania, Toscana, Veneto, Sicilia, Sardegna e Marche), da alcuni anni sono state rilevate scie chimiche (chemtrails), rilasciate da aerei non meglio identificati;

diversamente dagli aerei civili, i quali su rotte predeterminate rilasciano scie di condensazione a dispersione quasi immediata, le scie chimiche riscontrate sono di natura gelatinosa e vengono nebulizzate da aerei che volano a bassa quota e sono irrorate nell'aria attraverso sistemi di supporto ben visibili ad occhio nudo;

da denunce di cittadini - alcune dirette anche all'autorità giudiziaria - e da servizi della stampa locale, sembra che da tali scie chimiche derivino conseguenze disastrose sulla salute dei cittadini, stante, per esempio, l'alto numero di tumori rilevati nelle zone maggiormente sorvolate da tali aerei;

il Comitato nazionale del risparmio (Cnr), nel 2005, ha rilevato, nelle analisi effettuate su campioni di pioggia coincidente con il rilascio di scie chimiche, una concentrazione al di sopra della norma di sostanze chimiche come quarzo, ossido di titanio, alluminio, idrossido di bario, ritenute pericolose per la salute in quanto cancerogene;

da precedenti interrogazioni fatte ai dicasteri competenti, non sono mai arrivate risposte chiare, convincenti ed esaustive, sì da rafforzare il convincimento che si tratti di fenomeni pericolosi da tenere nascosti;

sia nella XV Legislatura che nella XVI, nei due rami del Parlamento, sono state presentate interrogazioni con contenuto analogo ma esse non hanno ricevuto risposta;

solo in data 16 dicembre 2008 il Ministro della difesa nella risposta alla interrogazione n. 4-01193 (pubblicata il 15 gennaio 2009) con la quale si chiedevano informazioni relative alla presenza nel territorio delle provincie di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini di formazioni nuvolose anomale rilasciate da aerei militari affermava che «le indagini svolte hanno consentito di escludere il coinvolgimento degli aeromobili dell'Aeronautica militare nella generazione o emissione di scie differenti da quelle normalmente dovute alla condensazione del vapore acqueo. L'Aeronautica militare, inoltre, non ha in dotazione aeromobili adibiti allo spargimento di sostanze chimiche, né si hanno evidenze relative ad aeromobili militari che, operando a bassa quota sul territorio italiano, abbiano disperso o irrorato sostanze chimiche». Nella stessa risposta il Ministro sottolineava che l'Aeronautica militare non ha sottoscritto alcun accordo con gli Stati Uniti sulla specifica problematica;

considerato che è necessario, a giudizio dell'interrogante, fornire ai cittadini, fortemente preoccupati dalla crescente presenza di scie anomale, un'adeguata e documentata informazione affinché sia data loro ogni forma di assicurazione sulla tutela della salute,

si chiede di sapere:

quali ricerche scientifiche siano state effettuate, quali indagini siano state svolte e quali elementi siano stati raccolti sull'insieme dei voli, militari e non, effettuati nello spazio aereo nazionale da qualunque soggetto, che abbiano avuto come effetto il rilascio di scie chimiche;

se il Governo non ritenga opportuno monitorare e registrare i tempi, i luoghi e le modalità entro cui nello spazio aereo nazionale si formano scie chimiche in modo di realizzare una banca dati utile a definirne la natura e le eventuali conseguenze sulla salute, il clima e l'ambiente;

se l'Aeronautica militare o altri soggetti pubblici siano coinvolti e con quali compiti nel progetto di cooperazione Italia/Stati Uniti su scienza e tecnologia dei cambiamenti climatici.

sabato 24 ottobre 2009

La stagione dei "ragni volanti"

E' passato un anno da quando abbiamo parlato per l'ultima volta di strani filamenti e "ragni volanti", quindi è giunto il momento di tornare a parlarne. L'anno scorso avevo dedicato largo spazio al fenomeno e nonostante mi fossi gentilmente offerto di analizzare i vari campioni di filamenti raccolti, nessuno è stato abbastanza curioso da farsi vivo. Ovviamente tutto ciò non ha vietato ai soliti sostenitori del complotto di invetare teorie astruse.
Siccome chi sostiene l'origine misteriosa di questi filamenti imputa la loro provenienza agli alieni o alle scie chimiche questa volta provo a fare una previsione: in un periodo variabile tra l'ultima settimana di Ottobre e i primi 10 giorni di Novembre faranno la loro usuale comparsa questi filamenti. Vediamo cosa comparirà in rete questa volta, quale teoria astrusa verrà sostenuta. Si accettano idee e proposte.
A questo punto le possibilità sono due:

1- Io sono in contatto con gli alieni e con chi fa le scie chimiche contemporaneamente
2- Il fenomeno è stagionale quindi è dovuto ad un fenomeno naturale

Ovviamente sono disponibile a ricevere campioni di filamenti e analizzarli per soddisfare la curiosità di chi non è convinto della loro origine naturale, inoltre chi vuole può condurre dei test casalinghi con buoni risultati. Per informazioni, contattatemi.

Aggiornamento 25 ottobre 2009, ore 13.15

Mi viene segnalata la caduta di filamenti nel vercellese avvenuta ieri proprio mentre scrivevo questo post. Anche se secondo me il massimo del fenomeno deve ancora arrivare.

lunedì 5 ottobre 2009

La Sindone riprodotta al Convegno del Cicap

Finalmente posso parlare di ciò che è stato segretamente condotto in questi lunghi mesi. Luigi Garlaschelli ha riprodotto la Sindone a grandezza naturale. Dopo tanti anni di ricerche e speculazioni sulla possibilità di riprodurre una copia esatta del telo esposto a Torino, finalmente si è fatta chiarezza: è possibile riprodurre la Sindone con tecniche che esistevano già nel 1300.

Il lavoro di Garlaschelli, durato mesi, ha lo scopo di dimostrare che l'immagine, da alcuni considerata miracolosa, poteva essere ottenuta con tecniche tipiche dell'epoca nella quale è comparsa. Certamente esistevano altre prove che collocavano l'origine del telo nel 1300 (ad esempio il carbonio 14), tuttavia poter esibire un telo delle stesse dimensioni con le stesse caratteristiche indica che non è necessario un intervento divino per ottenere la famosa immagine.

Riporto sotto il comunicato stampa e alcune delle immagini. Sappiate che il corpo della copia è il mio!! Dovendo fare diverse prove in una località segreta ho trascurato un po' il blog, spero che ne sia valsa la pena. Buona lettura!

In occasione dell’XI Congresso del CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale), che si terrà ad Abano Terme il 9, 10 e 11 ottobre prossimi, il dott. Luigi Garlaschelli, chimico dell'Università di Pavia, terrà una relazione dal titolo “La Sindone si può riprodurre: ecco come”.
***

Garlaschelli presenterà la sua ricerca che gli ha consentito di ottenere per la prima volta una riproduzione della Sindone in grandezza naturale (4,40 x 1,10 metri).

"La Sindone di Torino è nota solo dal 1357 circa - spiega il chimico - e appena apparsa in Francia fu violentemente osteggiata dal locale vescovo locale, che la riteneva un falso. Un documento del 1389 indica anche che fu scoperto l'artista che l'aveva prodotta «in modo ingegnoso». Purtroppo, non viene fatto il nome dell'artista, né si dice quale fosse questo metodo. Secoli più tardi, nel 1988, la datazione col Carbonio 14 confermò che l'età della Sindone risaliva proprio attorno al 1300. Nonostante questo, molte persone ancora ritengono che essa sia il lenzuolo che avvolse il corpo di Cristo dopo la crocifissione, e che l’immagine possegga caratteristiche inspiegabili e irriproducibili con mezzi umani".

Gli studi condotti nel 1978 dal gruppo di scienziati dello STURP (lo Shroud of Turin Research Project) permisero di stabilire le proprietà della tenue immagine. L'immagine, il cui negativo appare sorprendentemente realistico, è superficiale (limitata alle fibre più esterne del telo di lino), non contiene pigmenti, ed è dovuta a un ingiallimento delle fibre del tessuto. Inoltre, l'immagine non mostra fluorescenza alla luce UV e contiene, se elaborata col computer, sorprendenti informazioni tridimensionali impossibili da ottenere da un normale negativo fotografico.
"La mia ricerca – continua Garlaschelli – resa possibile anche dal contributo economico del CICAP, dell’UAAR (Unione Atei Agnostici Razionalisti) e di molti privati - aveva l'obiettivo di verificare se un artista avrebbe potuto ottenerla con metodi disponibili anche nel 1300. Il risultato ottenuto indica chiaramente che tale risultato si poteva raggiungere con l'uso di materiali poco costosi e seguendo una procedura piuttosto semplice".

Luigi Garlaschelli anticiperà la sua relazione (mostrando il telo riprodotto e spiegando in dettaglio la tecnica usata per realizzarlo) per i giornalisti durante una conferenza stampa prevista per sabato 10 ottobre, alle ore 9,30, presso la Sala Stampa del Teatro “Pietro d’Abano” ad Abano Terme, sede del Convegno del CICAP.

Si pregano i giornalisti interessati di confermare la propria presenza scrivendo a: ufficiostampa@cicap.org o telefonando allo 049-686870.

Intanto, oggi (5 ottobre 2009), il quotidiano "La Repubblica" anticipa la notizia dedicando all'evento un'intera pagina firmata da Laura Laurenzi.

venerdì 11 settembre 2009

Il Cicap, questo sconosciuto

Sono passati 20 anni da quando è stato fondato il Cicap (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale) eppure girando per la rete diverse persone continuano ad attribuire al Comitato obiettivi che non si è mai prefissato e azioni che non ha mai compiuto. Tra le ultime novità troviamo questa serie di video dedicati a Piero Angela pieni di affermazioni e insinuazioni false.
Tra circa 20 giorni ci sarà il Convegno Nazionale del Cicap ad Abano Terme: saranno 3 giorni intensi nei quali, oltre a seguire gli interessanti interventi dei relatori, ci sarà la possibilità di incontrare le persone che compongono questo famigerato comitato. Invito quindi tutti a non perdere l'occasione e ad iscriversi al convegno così che "believers" o no possiate chiarirvi le idee su cosa sia realmente questa associazione.

In attesa di vedervi numerosi al Convegno provo a rispondere ad alcune frequenti affermazioni che vengono fatte sul Cicap prendendo spunto dalle FAQ del Comitato.

Insinuazione nr.1 - Il Cicap cerca di smontare tutti i fenomeni paranormali negando a priori la loro esistenza. Il Cicap è quindi il difensore dell'ufficialità e contrario all'innovazione scientifica e tecnologica.

Risposta: Non è affatto vero, il Comitato è per larga parte composto proprio da scienziati che quotidianamente lavorano per scoprire lati del mondo nascosti o sconosciuti. Non ha senso pensare che uno scienziato che, per lavoro e passione scopre i misteri del mondo, decida arbitrarimente di nascondere delle scoperte. Si è pensato di offrire anche un premio in denaro (1 milione di dollari) a chiunque dimostrasse l'esistenza di un fenomeno paranormale pur di incentivare la ricerca in questo campo. Personalmente sarei molto felice di scoprire un fenomeno paranormale come un fantasma o avere un incontro con un alieno. Oltre ad essere una forte emozione diventerei famoso e vincerei il Nobel. Che senso avrebbe rimanere chiusi in un laboratorio giorno e notte per un misero stipendio sapendo di avere il Nobel in tasca?

Insinuazione nr.2 - Il Cicap è finanziato dai servizi segreti, dai governi, dalle industrie farmaceutiche, dagli alieni e dalle sette sataniche, altrimenti come potrebbe trovare il tempo e le risorse per fare queste ricerche?

Risposta: Il Cicap è un'associazione senza scopo di lucro, le uniche entrate derivano dalla vendita delle riviste, dei libri, dall'organizzazione di corsi e convegni. Non esistono finanziamenti pubblici o privati e tutte le ricerche vengono fatte grazie ai volontari che mettono a disposizione le loro competenze a titolo completamente gratuito. Trovo abbastanza strano che si insinui che nessuno passerebbe il suo tempo a fare questo tipo di ricerche gratuitamente, evidentemente molte persone hanno poca fiducia nella buona volontà delle persone. Fortunatamente per loro il mondo è migliore di quanto vogliano credere.

Insinuazione nr.3 - Il Cicap nega l'esistenza di qualunque complotto solo per difendere la "versione ufficiale".

Risposta: Anche questa affermazione è falsa. Il Cicap non ha mai negato l'esistenza dei complotti dall'assassinio di Cesare allo scandalo Watergate i complotti sono sempre esistiti. Il fatto che nella storia dell'uomo ci siano stati diversi complotti non presume che qualunque complotto teorizzato sia necessariamente vero, soprattutto quando tale teoria prevede il coinvolgimento di "miliardi" di complici silenti come nel caso delle scie chimiche.
Quello che fa il Comitato è verificare le affermazione su determinati complotti che, per come vengono teorizzati, violano leggi fisiche e logiche oltre a non essere confermati dai dati di fatto (le "cospirazioni impossibili").

Insinuazione nr.4 - Ma se non c'è nulla di vero allora perchè interessarsi così tanto ad una teoria campata per aria? Perchè illustri scienziati dovrebbero mettersi a discutere con persone che ritengono pazzi visionari?

Risposta: L'attività del Cicap è basata sul divulgare una corretta informazione sui fenomeni paranormali, cosa che avviene poco di frequente sui media (internet primo tra tutti). Viene opposta alla superficialità una seria e rigorosa indagine scientifica avvalendosi dell'aiuto di esperti che per passione danno il proprio contributo alla causa. Nessuno del Cicap ritiene i "believers" dei "pazzi visionari" e tanto meno vuole convincere qualcun altro delle sue ragioni. Il Comitato fa informazione su vari argomenti, chi vuole ascoltare può farlo, chi invece preferisce continuare a credere è altrettanto libero di farlo. Molti soci oltre all'attività informativa ed educativa mostrano un forte interesse per i fenomeni paranormali ed è per questo che mettono tutta la loro passione nelle indagini che conducono. In fondo la speranza (di trovare un fenomeno paranormale genuino) è l'ultima a morire

Insinuazione nr.5 - Ma ci sono decine di blog del Cicap in giro che attaccano e deridono i "believers" trattandoli come dei pazzi.

Risposta: La posizione del Comitato è riportata sul sito ufficiale, chiunque apra un blog lo fa sotto la sua responsabilità e non parla a nome del Cicap.
Le persone che possono parlare per il Comitato sono le seguenti: Steno Ferluga, Adalberto Piazzoli, Massimo Polidoro, Marino Franzosi, Lorenzo Montali, Piero Angela, Stefano Bagnasco, Paola De Gobbi, Sergio Della Sala, Andrea Ferrero, Silvano Fuso, Luigi Garlaschelli, Francesco Grassi, Beatrice Mautino, Marco Morocutti, Simone Angioni e Marta Annunziata.
Quindi i blog aperti da persone scettiche non sono rappresentanti della posizione o dell'attività del Comitato. Si tratta di persone che magari sono simpatizzanti del Cicap (come di molte altre associazioni), che vanno alle conferenze e che nel caso sia necessario danno una mano spostando qualche scatolone (ricordo che non ci sono finanziamenti), ma che agiscono indipendentemente dal Comitato. Questo stesso blog, per quanto gestito da me, non è rappresentante della posizione del Cicap, proprio perchè l'essere socio non significa parlare a nome dell'associazione in qualunque frangente della propria esistenza.
Perciò chiunque associ il nome "Cicap" a nomi che non sono riportati nell'elenco sopra-citato sta commettendo un errore e siccome la questione è ben chiarita nelle FAQ spero di non vedere più false attribuzioni in giro.

venerdì 28 agosto 2009

Jaytee il cane telepatico?!

Molti dei miei lettori abituali, leggendo il titolo, rimarranno un po' perplessi e penseranno ad uno scherzo. Credo che la maggior parte delle persone non abbia mai sentito parlare di Jaytee, di telepatia animale o di Rupert Sheldrake. In effetti quanto sto per raccontare non è avvenuto in Italia e non è avvenuto nemmeno di recente, ma offre degli ottimi spunti di riflessione.

Rupert Sheldrake (RS) è un biologo con un curriculum di tutto rispetto che, tuttavia gode di una certa visibilità grazie ai suoi esperimenti sulla telepatia negli animali.

Nell'articolo intitolato "A Dog That Seems To Know When His Owner is Returning: Preliminary Investigations" RS descrive una serie di esperimenti condotti 4 anni prima con un cane di nome Jaytee, un mongrel terrier, e la sua padrona Pamela Smart (PS). L'intenzione è quella di dimostrare che un cane è in grado di percepire l'arrivo del padrone diversi minuti prima del suo reale arrivo. Dimostrare che tale comportamento sia telepatico è piuttosto complicato. Prima di tutto la previsione del ritorno deve avvenire diversi minuti prima dell'effettivo arrivo del padrone, quando nessun segnale sensoriale "comune" può giungere al cane per metterlo in allarme, inoltre un animale non può parlare, quindi è l'uomo che deve capire quale sia il segnale tipico della “previsione”. Non è nemmeno possibile trascurare fattori secondari come il ritorno in orari fissi o la presenza in casa di parenti in grado di comunicare al cane l'imminente ritorno del padrone. Nel caso specifico il segnale di Jaytee era quello di correre alla finestra guardando fuori non appena la padrona PS decideva che era il momento di tornare a casa.
Ovviamente il testo sostiene la capacità di Jaytee di leggere nel pensiero della sua padrona a distanza di Km ed intuirne l'imminente rientro a casa, tuttavia ci sono alcuni punti deboli. Scorrendo il testo si nota ad esempio che il cane,a volte, reagisce con largo anticipo rispetto alla decisione della padrona di partire, mentre altre volte reagisce in ritardo o alcune volte non reagisce proprio. Insomma la reazione di Jaytee non è sistematica e puntuale, ma è variabile. Su 63 prove 20 volte il cane reagisce al momento giusto o 2 minuti dopo la partenza, 26 reagisce con oltre 3 minuti di ritardo, 9 volte con oltre 3 minuti di anticipo e 8 volte non ha reagito per nulla. La cosa ancora più interessate è che il cane va abitualmente alla finestra per vari motivi anche quando la padrona non sta per tornare a casa, quindi non si tratta di un segno distintivo e chiaro, ma di un evento che succede spesso e che può capitare per caso quando la padrona sta per rientrare. Questo diventa ancora più vero se nei dati positivi a supporto della telepatia animale vengono incluse anche le 9 volte con cui il cane ha risposto con largo anticipo e le 26 con cui reagisce con deciso ritardo. Per esempio il 12/10 PS per tornare a casa percorreva 9 km di strada, tempo di percorrenza 21 minuti, ma il segnale del cane è avvenuto 48 minuti prima della partenza. E' chiaro che se il tempo di percorrenza è sufficientemente lungo e il tempo dato a Jaytee per dare il segnale parte 50 minuti prima della effettiva partenza di PS è assai probabile che il cane vada alla finestra in quel lasso di tempo per puro caso, senza che sia necessario alcun legame telepatico.
L'ipotesi conclusiva che RS ritiene più plausibile è una sorta di legame telepatico tra PS e Jaytee.

La notizia del “cane telepatico” ebbe una discreta risonanza sui media e come spesso accade fu chiesto il parere di uno scettico: Richard Wiseman (RW), psicologo, illusionista e membro del CSI. RS e PS invitarono RW a ripetere le prove e a verificare che Jaytee sia in effetti telepatico. RW condusse così 4 prove riportare nell'articolo "Can animals detect when their owners are returning home? An experimental test of the "psychic pet" phenomenon".

Trattandosi di una prova volta a verificare i presunti poteri telepatici di Jaytee si è studiato un metodo che escludesse qualunque possibile interferenza "normale". Ad esempio gli orologi furono sincronizzati, l'auto usata per i viaggi non era quella di PS e l'ora di inizio del ritorno era determinata tramite un generatore di numeri casuali. PS disse che Jaytee mostrava di aver percepito il suo ritorno visitando la veranda della casa. Ovviamente il cane visitava quel luogo abitualmente, ma fu precisato che il “segnale” consisteva nella prima visita senza alcun ovvio motivo (ad esempio il passaggio di una macchina).
Il comportamento del cane sarebbe stato filmato durante tutto l'esperimento e un giudice esterno (che non conosceva l'orario di ritorno di PS) avrebbe poi stabilito quale fosse il "segnale". La prova sarebbe stata considerata superata nel momento in cui Jaytee avesse segnalato il ritorno di PS nei 10 minuti seguenti alla partenza.
Come vedete la prova era piuttosto complessa, ma spero di essere riuscito a spiegare il protocollo a grandi linee.


Nella prima prova PS iniziò a tornare a casa alle 21 (ora scelta dal generatore casuale di numeri), per avere successo Jaytee avrebbe dovuto fare il suo segnale dalle 21 alle 21.09. La prima volta che Jaytee visitò la veranda senza alcun motivo evidente fu alle 19.57, quindi l'esperimento fu considerato fallito.
Nel periodo di durata dell'esperimeto (19.10-21.20) il cane visitò la veranda 13 volte, varie volte senza un apparente motivo. PS a questo punto fece notare che la visita delle 19.57 ebbe una durata di "soli" 53 secondi e non poteva quindi essere un segnale d'attesa, che sarebbe durato sicuramente di più. Curiosamente le soste di Jaytee nella veranda della durata di qualche minuto coincidevano proprio con l'orario richiesto per superare la prova.

Si decise quindi di condurre una seconda prova questa volta il segnale era la prima visita immotivata alla veranda della durata di oltre 2 minuti. Intervallo richiesto per superare la prova dalle 14.18 alle 14.27; segnale alle 13.59. Esperimento fallito anche in questo caso.


Siccome in questo caso Jaytee rispose qualche minuto prima della partenza di PS, fu chiesto di modificare ulteriormente il protocollo considerando il tempo di partenza come centro dell'intervallo e non come inizio (so che è complicato, ma la prova dovrebbe rendere tutto più chiaro). Alle 21.39 PS partì dalla località stabilita per tornare a casa, questo fu considerato il centro dell'intervallo (questa volta di 6 minuti invece che di 10). Jaytee avrebbe dovuto segnalare il ritorno dalle 21.36 alle 21.42. Il segnale avvenne alle 21.31 quindi l'esperimento fu considerato fallito.
Siccome anche in questo caso il cane aveva risposto in anticipo, fu chiesto di tornare ad intervalli di 10 minuti (cosa che comunque non avrebbe modificato il risultato del test precedente).

Durante il quarto esperimento con queste regole Jaytee non fece alcun segnale della durata di 2 minuti. Quindi l'esperimento fu considerato fallito. Una parziale giustificazione fu che il cane andò alla finestra (la prova questa volta era a casa della sorella di PS dove non c'era una veranda) durante il periodo prestabilito, ma non vi rimase 2 minuti perchè non stava bene (cosa attestata in effetti dal video). Nonostante questa obiezione 10 minuti prima dell'inizio del corretto intervallo Jaytee rimase 210 secondi alla finestra a causa del passaggio di un auto, quindi probabilmente non era poi così indisposta.

Se pensate che queste 4 prove siano state sufficienti per chiudere la questione vi sbagliate di grosso. RS pubblicò altri articoli sostenendo che non fosse un singolo segnale a stabilire il legame telepatico, ma la somma del tempo che Jaytee passava alla finestra durante l'intera fase di ritorno di PS. RS sostiene quindi che l'importante sia che il cane passi più tempo alla finestra durante la fase di ritorno di PS, cosa che sembra essere confermata mettendo in grafico sia i dati di RS che quelli ottenuti da RW. Da qui ne nasce una lunga diatriba durata qualche anno con vari botta e risposta tra i due. Vi riporto tutto il materiale nelle fonti e se volete possiamo discuterne nel dettaglio nei commenti.

Quello che mi preme sottolineare è il comportamento dei credenti quando una prova fallisce. Risulta evidente come i cambiamenti del protocollo di prova riflettano di volta in volta il tentativo di interpretare positivamente la prova a posteriori. Per esempio nella seconda prova è stato assunto come "nuovo segnale" quello che avrebbe permesso il superamento della prima prova. Lo stesso discorso vale per le prove seguenti e per il tentativo di RS di far valere il tempo complessivo invece di un segnale specifico. Si tratta del classico spostamento dei paletti.

Quando si fanno questo tipo di test è quindi fondamentale stabilire dei parametri rigorosi a priori, onde evitare di prendere tutto per buono seguendo quelli che sono i nostri desideri.

Prima di concludere non posso esimermi da commentare articoli come questo i quali sostengono che RW abbia ammesso l'esistenza della telepatia animale proprio per il caso di Jaytee. Il tutto deriva da quanto ha scritto lo stesso RS sulla sua pagina con tono trionfante, tuttavia RW ha semplicemente detto:

"I don't think there’s any debate that the patterning in my studies is the same as the patterning in Rupert's studies...it's how it's interpreted."

"Non penso ci sia alcuna discussione sul fatto che i grafici nei miei studi siano gli stessi grafici degli studi di Rupert...è come vengono interpretati"

RW quindi non ammette la riuscita degli esperimenti con Jaytee, ammette solo che i grafici (quelli ottenuti con la somma dei tempi a cui ho accennato) di RS sono uguali ai suoi. Nelle fonti cosa pensa RW di quei grafici e come spiega il fatto che siano simili.

Fonti:
Pubblicazioni di Sheldrake
- Studio preliminare (1998)
- Commento allo studio di Wiseman (1999)
- Nuovo studio e confronto con i vari grafici (2000)

Pubblicazioni di Wiseman
- Quattro prove con Jaytee (1998)
- Risposta al commento di Sheldrake (2000)
- Commento riassuntivo del dibattito

sabato 22 agosto 2009

Articoli pro-complotto sul sito dell'Università di Perugia

Sembra incredibile, ma sul sito dell'Università di Perugia un docente di Fisica ed Epistemologia, Marco Mamone Capria, ha caricato decine di articoli complottisti.
Trovate complotti per tutti i gusti: dall' 11 settembre all' AIDS, dalle scie chimiche alla tossicità dei vaccini.

Ci stupiamo di Antonio Marcianò, professore in un liceo, cosa dovremmo dire di Mamone? Gli articoli sono davvero molti, diversi scritti da terzi tra cui i fratelli di Sanremo che evidentemente sono stati ritenuti sufficientemente affidabili per meritare il loro articolo in bella vista sul sito di un'università.

Leggendo gli articoli scritti da Mamone invece troviamo varie cose piuttosto interessanti tra cui la brillante idea di rendere democratica la scienza. Se non credete ai vostri occhi leggete questo estratto:

"Dobbiamo cercare di costituire un nuovo patto tra scienziati e cittadini, in cui a questi sia riconosciuto il diritto di chiedere conto ai primi del loro operato, e di partecipare sia alla definizione degli obiettivi della ricerca, sia al vaglio dei metodi e dei risultati nel momento in cui la rilevanza di questi fuoriesce da un ambito strettamente accademico."

Credo che tutti gli scienziati siano d'accordo sull'informare il cittadino in modo trasparente sui rischi di una ricerca, tuttavia a stabilire il rischio è comunque il professionista. Come si può pretendere che una persona che non capisce nulla di un certo argomento possa avere voce in capitolo su tal argomento? E non in maniera marginale, ma sugli obiettivi, metodi e risultati. Coraggio, facciamo un bel sondaggio su ogni linea di ricerca con un certo impatto e lasciamo decidere al cittadino in base al suo istinto, a me sta bene, però solo se io posso avere voce (vincolante) in capitolo su qualunque mestiere esistente a questo mondo. Facciamo un bel sondaggio su qualunque pratica umana e lasciamo decidere al popolo.

Anche i vaccini sono terribili, pensate contengono mercurio e potrebbero aver contribuito alla diffusione di disturbi come l'autismo. Poco importa che la FDA abbia pubblicato delle FAQ in cui spiega esattamente che non vi è alcuna correlazione provata tra il vaccini contenenti mercurio e l'autismo; poco importa che anche l'Organizzazione Mondiale della Sanità dica la stessa cosa; poco importa che anche il CDC confermi le versioni delle altre due organizzazioni; poco importa che numerosi articoli tra cui uno del 2009 escluda ogni correlazione.

Forse dovremmo fare un bel sondaggio e fregarcene di quello che dicono gli esperti, sarà il pubblico a decidere, un po' come si fa il il Grande Fratello: quale sarà la prossima ricerca ad essere nominata dal pubblico? Votate! Trovate che la luce sia fastidiosa con tutte quelle temibili radiazioni elettromagnetiche? Da oggi potrete eliminarla!

Per chi volesse scrivere a Mamone questo è il suo indirizzo: mamone[@]dmi.unipg.it
Mentre questo è quello del Rettore dell'università: bistoni[@]unipg.it
e del direttore del Dipartimento sul cui sito sono stati caricati i documenti: mategian[@]unipg.it


giovedì 20 agosto 2009

Cosa rimane delle "scie chimiche"?!

L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione

Dopo La Gaia Scienza anche Superquark si occupa di sbufalare le scie chimiche nel servizio dedicato al corso per investigatori del Cicap.

Il servizio andato in onda ieri sera oltre che di paranormale ha anche trattato diffusamente il problema della moria delle api, altro evento che alcuni complottisti hanno ricondotto erroneamente a cospirazioni governative internazionali.

Quindi cosa rimane oggi delle scie chimiche a 14 anni dalla nascita di questa teoria? Rimane una manciata di sostenitori che, sparsi in giro per il mondo, passano le loro giornate ad occuparsi più dei "disinformatori" piuttosto che delle scie che a loro dire sarebbero nocive.

Così è successo qualche giorno fa quando il Comitato Tanker Enemy, dopo aver rifiutato ogni offerta di collaborazione, dialogo e confronto con una serie interminabile di insulti, ha pensato bene di filmare gente a caso per strada, accusando poi il Cicap di essere il mandante di una non ben precisata azione di spionaggio. Forse in questo periodo di scarsa attenzione i ragazzi del Comitato Tanker Enemy stanno cercando un po' di pubblicità e sperano di averla attaccando le associazioni con maggior visibilità o forse sono davvero convinti che chiunque in questo mondo sia coordinato da poteri occulti e che nessuno prenda mai iniziative autonome?

Sempre lo stesso Comitato pro scie chimiche, capitanato da Rosario Marcianò, qualche giorno prima aveva pubblicamente sfidato qualche "pirla disinformatore" a bere un bicchiere di acqua piovana. Per capire chi sono i "disinformatori" a cui è rivolta la sfida potete consultare l'elenco steso durante gli anni dallo stesso Marcianò.
Siccome veniva offerto un "non ben precisato" premio in denaro era chiaro che chiunque non credesse alla favola complottista delle scie chimiche si sarebbe fatto avanti accettando la sfida. Il primo è stato Michele Galloni (regolarmente presente nell'elenco sopra citato) che ha riportato la discussione sul suo blog. Ovviamente anche in questo caso il nostro eroe Marcianò si è rimangiato la parola data e ha chiuso ogni discussione con i soliti metodi poco diplomatici.

Siccome però la sfida è stata lanciata (anche se successivamente ritirata) perchè non bere comunque l'acqua piovana? Noi che siamo certi che le scie chimiche siano un'invenzione non avremo certamente problemi a fare una cosa del genere. A quel punto come faranno i complottisti a sostenere che siamo d'accordo con il potere occulto che inquina l'acqua piovana? Dovremmo essere ben stupidi a bere consapevolmente dell'acqua tremendamente inquinata dalle irrorazioni che, secondo i nostri eroi del Comitato Tanker Enemy, noi stessi provochiamo.
Coraggio, facciamo qualche bel video da mostrare al Convegno del Cicap di Abano Terme.

Qui potete trovare il servizio andato in onda ieri sera su Rai 1

venerdì 14 agosto 2009

Le scie chimiche secondo i meteorologi

Finalmente riesco a pubblicare il video della conferenza tenuta da Pierluigi Randi a Pettenasco nel mese di Giugno. Purtroppo nessun sostenitore delle scie chimiche era presente alla giornata, peccato, mi sarebbe piaciuto un confronto tra meteorologi presenti e i complottisti. Chissà se prima o poi qualcuno di loro avrà il coraggio di farsi avanti per un confronto con i professionisti nel campo meteorologico, chimico, fisico e aeronautico.
















domenica 9 agosto 2009

Operation Popeye

Tra le varie "prove" che vengono portate a favore dell'esistenza del fenomeno delle chemtrails, in vari siti complottisti, possiamo sentir parlare dell'operazione Popeye, condotta dagli americani durante la guerra in Vietnam. Tale operazione è stata citata anche durante il programma "That's Impossible" di History Channel.
Recuperare le informazioni su tale operazione, oggi, non è poi così difficile: c'è persino una voce su wikipedia, che rimanda direttamente ad un rapporto sulle operazioni i
n quegli anni.

Su vari siti viene descritto il rilascio di un agente chiamato "olive oil" che alcuni hanno tradotto "olio d'oliva". Nei rapporti che ho visionato (e che sono disponibili a partire dalla pagina di wikipedia) non si trova traccia di questo agente, ma anzi viene precisato che è stato rilasciato l'ormai ben noto argento ioduro. Il nome dato a questo agente, e rintracciabile sui siti complottisti, è curioso e forse potrebbe nascere dal fatto che "olive oil" è il nome inglese di Olivia, la fidanzata di Braccio di Ferro (appunto Popeye). Che qualcuno abbia fatto un po' di confusione facendo qualche ricerca in Google?

Nel rapporto linkato ad inizio articolo si può leggere nel dettaglio come veniva rilasciato l'argento ioduro, ovvero tramite cartucce con innesco pirotecnico della durata di 38 secondi.
Il documento precisa che bisogna scegliere attentamente dove e come inseminare le nuvole perchè un errore porta alla dissoluzione della nube e non all'aumento delle precipitazioni.

Si tratta quindi di una normale operazione di cloud seeding, nel caso specifico, volta a rendere meno percorribili le strade per o
stacolare i movimenti degli avversari. Inseminare le nubi non ha nulla a che vedere con il complotto delle scie chimiche. Le centinaia di foto e video dei sostenitori di questa strana teoria complottista non mostrano operazioni di inseminazione delle nubi, ma scie di condensazione. Nella foto qui a lato è possibile vedere un'operazione di inseminazione delle nubi che potete confrontare con le centinaia di immagini riguardanti le scie chimiche.


A questo punto occorre aprire una parentesi:
il tentativo di controllare il tempo meteorologico nasce a metà del secolo scorso e da allora sono stati numerosi gli studi volti a capire l'efficacia e le potenzialità di inseminare le nubi con ioduro d'argento e azoto liquido. Tale tecnica è chiamata "cloud seeding" ovvero "inseminazione delle nuvole". Tutto ciò non ha nulla a che fare con la teoria delle scie chimiche, nata a metà degli anni '90 negli Stati Uniti. Il tentativo di confermare la teoria complottista coinvolgendo i vari esperimenti di manipolazione del tempo è solo un modo scorretto per ingannare la gente che non conosce l'argomento. Si spera di dare conferma ad una teoria inventata a posteriori con qualcosa di ben noto e per nulla misterioso. Non a caso i "simpaticoni" di History Channel si sono ben guardati dal mostrare una vera immagine di cloud seeding, hanno preferito ricreare delle animazioni al computer che potessero dare l'idea di una somiglianza con le contrail.
La stessa teoria delle scie chimiche si sviluppa proprio seguendo questa procedura disonesta, infatti nasce come il tentativo di avvelenare il genere umano con dibromoetilene, ma presto viene rivista aggiungendo la modificazione climatica e i riferimenti al cloud seeding proprio perchè è più semplice far presa sulla gente giocando sull'equivoco. Personalmente trovo abbastanza scorretto che si faccia volutamente confusione tra cloud seeding, fenomeno esistente ed innocuo dal punto i vista delle sostanze rilasciate e scie chimiche, fenomeno inventato e che prevedere il rilascio di centinaia di sostanze chimiche nocive.

Chiusa parentesi. Torniamo all'operazione Popeye. Per quanto se ne sia parlato a sostegno della teoria delle scie chimiche, abbiamo visto che non sono coinvolti strani elementi chimici (niente bario, niente batteri, niente globuli rossi essiccati), ma c'è dell'altro.

L'operazione è durata alcuni anni: dal 1967 al 1972 ed ha coinvolto, oltre ad alcune zone del Vietnam, anche parte del Laos e della Cambogia. 2602 sono stati i voli dedicati al progetto che ha coinvolto 47409 unità, ma ha funzionato?

Gli effetti sono stati misurati in base al giudizio del personale coinvolto nelle operazioni, in particolare durante il 1971 quando forti pioggie si abbatterono sul nord del Vietnam.
Come spesso accade, i non addetti ai lavori, fanno presto a correre ai ripari e a scandalizzarsi.
Si inizia a sospettare che le forti pioggie del 1971 siano causate proprio da quell'inseminazione che andava avanti già da 4 anni senza alcun risultato. Nessuno si è chiesto come mai, una tecnica così efficace, abbia dato risultati solo dopo 4 anni di tentativi a vuoto? Non sarà che magari quell'anno ci sarebbero comunque stati disastri con o senza inseminazione?

In effetti il rapporto dice chiaramente che "la pioggia può essere indotta efficacemente solo dove e quando sono previste naturalmente forti piogge" e quindi risulta difficilissimo capire quale sia il contributo dell'operazione. Non è possibile prevedere in anticipo quanta pioggia cadrà su una certa zona e quindi non è possibile capire se l'operazione ha aumentato o meno la quantità di acqua caduta al suolo.
A conferma di ciò nel rapporto si dice chiaramente che "Nonostante il programma ha avuto un effetto sulle condizioni delle strade primitive di queste aree i risultati sono certamente limitati e non verificabili". Si prosegue chiarendo che il progetto è stato attuato solo per il suo apparente contributo alla guerra e per il costo relativamente basso. Si precisa anche che tecniche di questo genere posso avere effetto esclusivamente dove le linee di comunicazione sono primitive.

Il prezzo "relativamente basso" dell'operazione è stato di 21,6 milioni di dollari.

Con la speranza che i vari sostenitori del complotto smettano di mescolare le informazioni e fare confusione, faccio notare che l'operazione, per quanto costosa, era complessivamente innocua. Se pensiamo a ciò che è stato fatto in Vietnam: dai bombardamenti all'agente Orange mi sembra davvero assurdo scandalizzarsi e protestare solamente per la vaga possibilità che gli americani abbiano fatto piovere un po' di più facendo impantanare la gente nel fango. Come purtroppo spesso accade, chi crede al complotto preferisce accanirsi su particolari marginali e innocui (quando non completamente inventati) illudendosi di essere utile all'umanità, ma trascura i veri problemi, quelli per i quali veramente bisognerebbe preoccuparsi e protestare.




mercoledì 29 luglio 2009

Testiamo l'orgone?!

Mi viene segnalata un'interessate discussione sul blog de Ilpeyote. Articolo e commenti vertono sulla possibilità di effettuare una prova scientifica e rigorosa volta a valutare l'effetto dell'orgone. Sembra, infatti, che l'energia orgonica sia identificabile grazie alla particolare conformazione che prende l'acqua quando congela. Ma che cos'è l'orgone?

Orgone è il nome che prende l'energia primordiale scoperta da Wilhelm Reich, uno psichiatra vissuto nella prima metà del 1900 (1897-1957). Descrivere questo controverso personaggio e le sue scoperte è impresa tutt'altro che semplice. Per questo articolo mi baserò principalmente sulla voce di wikipedia inglese a sua volta basata sulla biografia di Reich scritta da un suo alievo e seguace: Myron Sharaf.

Reich è stato indubbiamente un personaggio controverso: adorato da alcuni, osteggiato da altri. Intorno al 1930 i suoi studi cominciaro a concentrarsi sulla potenza sessuale e sul potere dell'orgasmo, proprio da ciò l'energia scoperta prese il nome di orgone. Le convizioni di Reich sul legame tra sesso, salute ed energia lo portarono a comportamenti assai discutibili come il chiedere ai suoi pazienti di spogliarsi durante le sue sedute per poi incomiciare a toccarli, arrivando a considerare come nome per la sua terapia "orgasmoterapia", fortunatamente poi abbandonato.
Le sue teorie, tuttavia, non nascevano a caso, ma prendevano chiaramente origine dalle teorie di Freud con cui lui collaborò mentre si trovava in Austria. I problemi iniziarono a sorgere quando teorizzò l'esistenza dell'orgone come energia universale. L'orgone, secondo Reich, è onnipresente e...blu (si ha detto blu). Tale energia è responsabile del tempo meteorologico, delle aurore boreali, del colore del cielo, della gravità, della formazione delle galassie e, ovviamente, della sessualità.

Un'energia così potente non poteva che determinare anche le condizioni di salute di un individuo, il quale si ammalava, secondo Reich, per problemi nella circolazione dell'orgone. Da qui Reich incomicia a fare esperimenti con accumulatori di energia orgonica per curare varie patologie compreso il cancro. Insomma era convinto di aver scoperto una grande teoria unificatrice di tutti i fenomeni fisici esistenti (evidentemente senza la minima compentenza in fisica), mentre la comunità scientifica lo giudicava un ciarlatano.

Provò anche a fare esperimenti coinvolgendo Einstein e fallendo miseramente, senza però convincersi dell'inconsistenza della sua teoria. Dopo varie vicissitudini (tra cui un arresto per motivi politici) acquistò una fattoria con ampio terreno dove costruì il suo laboratorio. La zona fu chiamata Orgonon, tanto per restare in tema.

I veri problemi per Reich e per l'orgone sorsero però pochi anni dopo, quando la FDA (Food and Drug Administration) iniziò ad interessarsi all'efficacia terapeutica dell'orgone, che Reich utilizzava praticamente come panacea universale, non solo, la fissazione del nostro per l'orgasmo fece sospettare la presenza di un racket sessuale. L'attenzione della FDA non era particolarmente gradita da Reich che, comprensibilmente, rivendicava il suo diritto di ricercare la "Verità" senza avere il fiato sul collo. Purtroppo questa sua "comprensibile rivendicazione" sfociava spesso in reazioni poco ortodosse, come sparare agli ispettori dell'FDA giunti per un'ispezione a sorpresa. Sembra che Reich non amasse le visite a sorpresa e che già avesse cacciato dei curiosi a suon di fucile. Nonostante Reich avesse invitato gli ispettori della FDA a leggere i suoi libri, il fatto che lo proponesse sparandogli addosso non ha certamente aiutato la sua già precaria posizione.
Nel 1954 la FDA impone la distruzione di tutti gli accumulatori di orgone e la messa al bando di alcuni dei libri di Reich.
A causa di una violazione all'imposizione avvenuta nel 1956 probabilmente all'insaputa dello stesso Reich, egli si ritrova di nuovo in tribunale e questa volta, furbescamente, imbastisce la difesa (si defese da solo) inviando al giudice copia dei suoi libri. Ritenuto colpevole di oltraggio alla corte, viene condannato a 2 anni di carcere. Diverse tonnellate di libri messi al bando pare furono bruciati trasformando Reich in una povera vittima.
Nel frattempo in carcere subisce una perizia psichiatrica dove viene definito paranoico e psicotico, forse anche grazie ad altre sue geniali trovate come sostenere che gli aerei che passavano sopra il carcere fossero inviati dall'aviazione militare per incoraggiarlo (sta storia degli aerei è una costante, evidentemente).

Traferito in un altro carcere con strutture psichiatriche migliori viene stabilito che la sua psicosi può originarsi dallo stress. Muore nel 1957 in carcere a causa di un'insufficienza cardiaca.

Fatta questa premessa su Reich e l'orgone, ancora oggi diversi sostenitori ritengono che tale energia esista e nonostante l'assenza di riconoscimenti da parte della comunità scientifica, uno dei metodi per verificarne la presenza sarebbe l'osservazione del congelamento dell'acqua sotto il suo influsso.
Per chi si sentisse in grado di riconoscere della semplice acqua congelata da dell'acqua "orgonizzata", sono disponibile ad organizzare un test rigoroso, anche se informale. Sono disponibile ad usare acqua del rubinetto, acqua distillata e acqua di sorgente visto che da domani sarò in vacanza sulle Alpi e potrò recuperare vari litri di acqua sorgiva.
Siccome l'idea della prova è nata sul blog de Ilpeyote l'invito a partecipare è aperto a tutti coloro che si sono dichiarati interessati sul blog, primo tra tutti il titolare.
Coraggio!! Dimostriamo che Reich per quanto bizzarro aveva ragione.

mercoledì 15 luglio 2009

Giornata Anti-Superstizione

Venerdì 17 Luglio in Largo La Foppa, a partire dalle 17.17 sino alle ore 22, il gruppo Cicap Lombardia sarà in piazza per la prima Giornata Nazionale Anti-Superstizione. Tutti i gruppi del Cicap sparsi per l'Italia attiveranno iniziative incentrate sul tema della superstizione con varie attività. Potete cercare nel Comunicato Stampa Nazionale la manifestazione più vicina a voi.

In particolare la manifestazione di Milano cercherà di coinvolgere il pubblico in attività simpatiche e divertenti, tra queste la Ruota della Sfortuna e gli attestati con l'origine delle superstizioni.

Era prevista la presenza di un ospite speciale, ma sembra si sia ammalato: che sia l'influenza negativa di venerdì 17 che si estende anche ai giorni precedenti? Eppure si era ricoperto di ferri di cavallo, cornetti e peperoncini.

Aggiornamento del 22/07/2009

La giornata è stata un successo, diverse persone si sono fermate incuriosite a chiacchierare con i volontari del Cicap. La cosa più importante è che la gente si è divertita alla faccia della superstizione che vorrebbe il Venerdì 17 come un giorno sfortutato; non solo: le previsioni del 16 Luglio riportavano forti temporali nel milanese, ma "fortunatamente" il temporale ha accuratamente evitato Largo La Foppa e questo nonostante per ore diverse persone abbiano fatto di tutto per attirare su di loro la sfortuna.
La vasta presenza della stampa ha concesso all'evento una grande risonanza, il che significa che i media non danno solo spazio agli oroscopi; basta che la divulgazione scientifica sia fatta in maniera divertente e coinvolgente e può trovare spazio in televisione.
Ho caricato su You Tube i servizi mandati in onda dal Tg3 Lombardia e dal Tg5 sulla giornata a Milano. Vi segnalo che durante il servizio del Tg3 il Cicap viene definito il "Comitato Italiano Antiparanormale", se così fosse la sigla sarebbe C.I.A. .... Coincidenza o messaggio subliminale volto a svelare un segreto per troppo tempo celato? Non saprei, ma c'è sufficiente materiale per costruirci una puntata di Mistero.

lunedì 29 giugno 2009

L'assordante silenzio degli "sciachimisti"

Sabato 27 Giugno, a Pettenasco (NO), si è tenuto un convegno dal titolo "La meteorologia nella vita quotidiana". Diversi nomi illustri della meteorologia erano presenti e sono intervenuti durante la mattinata, tra questi Mario Giuliacci, Flavio Galbiati e Pierluigi Randi. Proprio quest'ultimo ha tenuto un intervento dal titolo "Meteorologia e presunte scie chimiche, realtà o fantasia?".
Questo intervento va ad aggiungersi ai numerosi documenti recuperabili online qui, qui e qui, ma c'è una differenza: questa volta l'intervento è pubblico, quindi l'occasione è ghiotta e ovviamente, occupandomi di scie chimiche non posso perdermi l'evento.
Dopo una levataccia alle 6 del mattino e aver costeggiato parte del Lago d'Orta dove i turisti iniziano a rosolarsi al sole mattutino arrivo nell'hotel dove sta per iniziare il convegno. Rimango subito stupito dalla scarsa affluenza, la sala è quasi vuota, ma mi colpisce anche l'assenza dei soliti volti noti, che non mancano mai alle mie conferenze.
La conferenza di Randi sulle scie chimiche è prevista per le 11.15, magari arriveranno più tardi. Nel frattempo mi presento ai relatori e inizio a registrare tutto il convegno.
Arriva il momento della pausa caffè che precede il tanto atteso intervento, ma degli "sciachimisti" neanche l'ombra e nonostante la pausa duri ben più del previsto (forse per dare il tempo ai sostenitori del complotto di districarsi nel traffico di turisti in viaggio per le spiagge) la conferenza inizia senza che nessuno si faccia vivo.
Randi spiega cosa dovrebbero essere le scie chimiche, ma prende subito le distanze dalla teoria complottista a noi ben nota affermando che

"non sono affatto scie chimiche e chiamiamole con il loro nome: le scie di condensazione"

La presentazione, infatti, spiega nel dettaglio la formazione delle scie di condensazione (fenomeno noto da quasi 100 anni): i meccanismi, i tipi di condensazione, le condizioni di formazione con un impeccabile rigore scientifico, pur mantenendo una indubbia chiarezza e semplicità.
Nella presentazione sono anche riportati dei grafici estrapolati da software utilizzati dai meteorologi che prevedono la formazione di scie di condensazione in presenza di una scarsa umidità relativa (3%).
Si passa poi alla tristemente nota presentazione in power point "alza la testa", che viene analizzata punto per punto, mostrando come ad ogni presunta anomalia corrisponda, in realtà, una spiegazione fisica ben nota. Giusto per citare un esempio: l'immagine riportata qui sotto non è una conseguenza del controllo climatico ad opera di militari, ma è una comunissima fase di "favonio appenninico". Chiaramente molti di voi non sapranno di cosa sto parlando (e non lo sapevo nemmeno io prima del convegno), ma ciò dimostra come senza una conoscenza meteorologica sia impossibile pretendere di determinare ciò che è anomalo da ciò che è comune.
Per questo motivo mi sarei aspettato una significativa presenza di sostenitori della teoria delle scie chimiche. Avevano la possibilità di parlanre con un vero esperto meteorologia, un professionista del settore, uno che osserva il cielo tutti i giorni da anni e hanno perso clamorosamente questa occasione.
Ma non erano loro i curiosi? Non sono loro a dire di voler sapere qual'è la verità? Se veramente fossero spaventati dalle "scie chimiche" perchè non chiedere ai meteorologi il loro competente parere? e se anche loro sono parte del complotto, perchè non andare a dirglielo in faccia? Perchè non smentire punto per punto quanto detto in una sede dove era possibile avere un confronto con un esperto?

Se qualche sostenitore della teoria del complotto vuole rispondere a queste domande, leggerò con interesse la risposta. E' chiaro che questa non è una critica al singolo, che magari quel giorno aveva da fare, ma alla categoria. Se tutti hanno mancato l'evento, forse non sono poi così spaventati e preoccupati e francamente spero per loro che sia così.

Pubblicherò a breve il video dell'intervento di Randi, non appena avrò ultimato l'editing video per renderlo il più fruibile possibile. Ringrazio tutti i relatori e l'organizzazione del convegno per la disponibilità e per la passione che comunicavano durante i loro interventi. La mattinata è stata veramente interessante e consiglio a tutti di prendere parte ai successivi convegni, che non mancherò di segnalare sul blog.

venerdì 12 giugno 2009

Oroscopi e Cannocchiali


Andrea Albini, un amico e socio Cicap, ha recentemente pubblicato un libro premiato come finalista al premio per la saggistica edita "Citta delle Rose", VII edizione.

Vista la disinformazione imperante su molti mezzi di stampa non posso che consigliarvi la lettura di questo testo (spero per voi sotto un ombrellone) e il sito dedicato.

Per chi fosse interessato vi riporto una breve recensione:



OROSCOPI E CANNOCCHIALI

Galileo, gli astrologi e la nuova scienza
Andrea Albini
prefazione di Margerita Hack
Avverbi Editore
p. 240, Euro 12

Questo libro raccoglie e interpreta per la prima volta in un’unica opera le fonti che riguardano il coinvolgimento di Galileo Galilei (1564-1642) con “l’arte di interpretare le stelle” e i suoi rapporti con gli astrologi della sua epoca. Fino ad oggi queste informazioni erano frammentate in articoli e parti di volumi anche non recenti e di difficile reperibilità. La ricerca è stata inoltre condotta facendo riferimento ai manoscritti galileiani conservati presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze e all’Edizione Nazionale delle opere di Galileo.
Galileo è forse lo scienziato italiano più famoso nel mondo. Come “matematico pubblico” dell’Università di Padova e successivamente come “matematico e filosofo” del granduca di Toscana, Galileo dovette adattarsi alla pratica oroscopica sia per dovere, sia per esigenze materiale (necessità di danaro) sia per convenienza (ottenere un incarico prestigioso presso la corte de’ Medici a Firenze). Ciononostante, il suo coinvolgimento astrologico è estremamente modesto, se paragonato a quello di altri suoi prestigiosi collegi “matematici-astronomi-astrologi” come, ad esempio, Giovanni Keplero in Germania o Antonio Magini e Andrea Argoli in Italia.
Nonostante questo, proprio perché la nostra cultura ci porta ad avere una immagine totalizzante della figura di Galileo e a considerarlo – giustamente – una icona del moderno pensiero scientifico non è sempre facile inquadrarlo nel giusto contesto storico, caratterizzato da un’influenza ancora forte della magia naturale di impronta rinascimentale. Anche per questo, alcuni astrologi militanti hanno teso talvolta a presentare Galileo come “uno di loro”, “un grande astrologo”, ecc. Questo libro vuole dimostrare il vero pensiero di Galileo, da sempre meccanicista e razionalista, e fiero oppositore ad ogni sorta di “influenza occulta” che contaminasse il suo modo di vedere la scienza. L’astrologia fu praticata con riluttanza da Galileo, abbandonata il prima possibile e anche criticata, sia pure non in forma polemica per non irritare i potenti che vi credevano e non mettere in pericolo il nuovo modello di astronomia che stava sorgendo ed aveva bisogno di consensi: anche tra gli astronomi-astrologi che rappresentavano la maggioranza dei “professionisti delle stelle”. L’astronomia moderna e l’astrofisica nasceranno proprio a partire da Galileo.

venerdì 5 giugno 2009

Il grano strano

Per chi fosse interessato alle parodie di trasmissioni a noi (tristemente) note per il loro esclusivo modo di trattare il mystero, consiglio questo video:

Il Grano Strano

Buon divertimento.


A mio parere una delle due migliori formazioni italiane del 2008
Quale messaggio nasconderà?
Fonte: http://www.margheritacampaniolo.it/crop_circles_2008/villanova.htm

giovedì 4 giugno 2009

La fine del mondo nel 2012

Come tutti ben sapete, nel 2012 moriremo tutti. Le cause che porteranno alla fine del mondo, secondo i sostenitori della teoria sono varie:
1- Invasione aliena (ovviamente wikipedia italia non poteva esimersi da riportare questa teoria)
2- L'arrivo di Nibiru (indovinate la fonte prima di visionare il link)
3- Catastrofi naturali varie (forse indotte)
4- Tempesta solare mortale

Siete spaventati? Se sì, bene...se no, siete alieni. Nel caso non abbiate ancora preso coscienza della vostra origine non terrestre, fatevene una ragione.

Anche se è, ormai, noto che Wikipedia NON sia una fonte affidabile, la storia della tempesta solare merita un po' più di attenzione. La Repubblica il 10 Maggio 2009 titola "2012, Allarme Nasa "Black Out sulla Terra"". L'articolo è molto interessante e riporta estratti da un rapporto pubblicato dalla Nasa in collaborazione con la National Academy of Sciences. Secondo La Repubblica, tale documento riterrebbe plausibile, per il 2012, l'eventualità di una tempesta solare devastante per la Terra

"Se la tempesta del 1859 avvenisse oggi, assisteremmo a un'enorme devastazione sociale ed economica" riporta La Repubblica. Insomma, anche un lettore attento potrebbe esclamare: "Vuoi vedere che sta storia sul 2012 è vera?"

Se, infatti, applichiamo le normali procedure di "difesa anti-bufala" scopriamo che l'articolo cita le fonti e gli enti coinvolti; cita gli esperti del settore; riporta frasi virgolettate tratte da un rapporto indubbiamente autorevole e affidabile. Sembra proprio una notizia vera. Per chi crede a La Repubblica può tranquillamente donarmi tutti i suoi averi, tanto non vivrete abbastanza a lungo per sfruttarli; per chi, invece, è scettico e sente i suoi "sensi anti-bufala" sfrigolare, continui a leggere.


Lo sapevo, state tutti leggendo la soluzione e nessuno ha versato nulla sul mio conto.
Se cerchiamo sul sito della Nasa qualche informazione sul rapporto, (che è comunque disponibile a pagamento) troviamo un interessante articolo dove, un curioso chiede chiarimenti proprio su questa notizia, evidentemente riportata con gli stessi toni nostrani anche all'estero.
La risposta è inequivocabile:

"The whole 2012 disaster scenario is a hoax, fueled by ads for the Hollywood science-fiction disaster film “2012”."

Si scopre, quindi che il rapporto non è catastrofico come afferma La Repubblica, ma si tratta di una serie di previsioni di scenari futuri. Chiaramente, gli esperti, hanno davvero detto quelle frasi, ma in un contesto completamente differente, tanto che precisano (in riferimento alla tempesta solare del 1859):

"There is no reason to expect such a large solar storm in the near future, certainly not in 2012 specifically. "

Insomma, è possibile che una tempesta solare molto forte possa mettere in crisi l'economia, ma tale tempesta non è attesa nel prossimo futuro e di certo non per il 2012. Perciò state tranquilli, da parte del Sole nessun pericolo, preoccupatevi quindi delle cose importanti: gli alieni supersoldati predetti da X-files.

giovedì 28 maggio 2009

Conferenza sulle Scie Chimiche a Torino

Nonostante siano diversi giorni che non aggiorno il blog, non mi sono dimenticato dei miei carissimi lettori. Appena avrò recuperato il lavoro arretrato tornerò a postare con relativa costanza. Per ora vi annuncio che il 19 Giugno a Torino, ore 21, terrò una conferenza da titolo "Tracce nel cielo: le scie chimiche:". Siete tutti invitati: scettici e complottisti. Accorrete numerosi!!

Nelle settimane successive seguiranno altre interessanti conferenze organizzate da Cicap Piemonte:

Venerdì 26 giugno 2009, – ore 21
A che gioco giochiamo? - Quattro passi tra lottologia, matematica, e giochi d'azzardo
Luca Antonelli
Matematico; presso il coordinamento CICAP Cuneo si occupa di indagini e conferenze divulgative.

Venerdì 10 luglio,– ore 21
Leggende, profezie e complotti: il fascino del mistero.
Lorenzo Montali
Ricercatore di Psicologia sociale presso l'Università di Milano Bicocca, co-fondatore del CICAP e Direttore della rivista Scienza & Paranormale.

Venerdì 24 luglio 2009, – ore 21
Panico satanico: leggende e realtà sugli adoratori del diavolo
Andrea Ferrero
Ingegnere presso la Thales Alenia Space di Torino, socio effettivo del CICAP e responsabile nazionale per la formazione.

Venerdì 4 settembre 2009, – ore 21
Medicine convenzionali e no: che differenza c'è?
Marta Annunziata
Coordinatore del Gruppo CICAP Piemonte. Svolge attività di ricerca in campo biomedico presso l'Università di Torino, e attività di divulgazione scientifica.

domenica 26 aprile 2009

Verificare le affermazioni: contrails nella storia

L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione

Nonostante sia stato definito diverse "disinformatore", il mio compito non è quello di sostenere per partito preso una teoria (complottista o anti-complottista), ma quello di verificare punto per punto le varie affermazioni. Tra le varie teorie complottiste quella delle
"scie chimiche" è sicuramente una delle più inconsistenti, basata principalmente su affermazioni, che ad un'attenta verifica, si rivelano semplicemente errate Vediamo insieme un esempio di quanto appena detto:

Il 6 agosto 2008 il Comitato Tanker Enemy affermava:

"Non esiste, infatti, alcuna encicolopedia [sic] o testo di un certo spessore (per i non addetti ai lavori), pubblicati sino a tutto il 1990 dello scorso secolo, che citi le scie di condensazione. Esse, infatti, sono un fenomeno talmente raro ed insignificante da non essere state ritenute argomento da trattare in testi divulgativi a vari livelli."

La frase è di difficile comprensione. Cosa significa "sino a tutto il 1990 dello scorso secolo"? Intenderà fino al 1990? E cosa
significa la precisazione "per i non addetti ai lavori"? Vuol dire che i manuali di meteorologia ne parlavano diffusamente? Se è così allora le scie di condensazione esistevano anche prima del 1990. Tralasciamo le contraddizioni presenti in queste poche righe e verifichiamo se davvero non esisteva alcuna enciclopedia che trattava di scie di condensazione.

Nonostante il parere dei fratelli Marcianò l'Enciclopedia Britannica stampata nel 1960 parla diffusamente del fenomeno delle con
trails.
Così come se ne parla anche nel libro Come osservare il Cielo di Colin A. Ronan, Storm Dunlop e Brian Jones, edito dall'Istituto Geografico De Agostini nel 1987 (traduzione di un testo inglese del 1985). Addirittura nel testo viene scritto:

"
Gli stessi gas di scarico contengono inoltre una notevole quantità di vapore acqueo che è uno dei prodotti della combustione. Poiché i jet non producono scie quando lo strato d'aria è eccezionalmente secco, queste si interrompono talvolta bruscamente quando l'aereo entra in una regione in cui l'aria è secca. Queste interruzioni si possono scorgere a volte nell'ombra della scia dell'aereo gettata sulle nubi sottostanti."

Insomma già in testi divulgativi del 1985 si parlava di scie che si interrompono bruscamente e di ombre proiettate sulle nubi sottostanti. Sono numerosi i testi che mostrano scie di condensazione precedenti al 1990; mi limito a citare Clouds of the World del 1972 di cui ho personalmente acquistato una copia. Le pagine interessanti le potete osservare in questo video girato da me. Addirittura Life Magazine pubblicò numerose foto di scie di condensazione durante la Seconda Guerra Mondiale e non si trattava certo di un settimanale per gli addetti ai lavori. Potete cercare le foto mostranti scie di condensazione sull'archivio di Life Magazine presente su Google e troverete foto come questa.
Abbiamo, quindi, visto che l'affermazione fatta dal Comitato Tanker Enemy è semplicemente falsa. Al cadere di questa convinzione il sostenitore delle scie chimiche dovrebbe iniziare a porsi qualche dubbio, ma così non è. Le immagini che smentiscono la teoria delle scie chimiche vengono semplicemente definite false attraverso la creazione di un complotto volto a falsificare alcune foto storiche aggiungendo le scie con programmi di fotoritocco. Se già fa ridere che una foto presente su un giornale del 1940 sia stata manipolata con Photoshop, allora chissà cosa penserete quanto leggerete perchè (sempre secondo i Marcianò) il libro "Clouds of the World" è stato falsificato tramite un operazione mirata di ritiro di tutte le copie esistenti e aggiunta di 20 pagine conteneti foto di contrails. Voi direte che aggiungere pagine nuove ad un libro del '72, ritirando tutte le copie esistenti al mondo, è piuttosto stupido da parte di un complotto super-segreto, soprattutto perchè la numerazione delle pagine e delle immagini risultarebbe sfasata, ma questo problema, i complottisti, non se lo pongono.
Mentre si grida al falso quando un qualsiasi testo contraddice una loro affermazione, anche l'affermazione stessa si modifica. Ad esempio durante la mia conferenza a Novi Ligure (sessione domande) potete ascoltare uno dei presenti chiedere che gli vengano mostrate foto fatte in casa di scie perchè quelle nei libri non valgono. A questo punto allora bisogna verificare se esistono foto di scie prima del 1990 in album casalinghi. Vi prego di notare come il tutto si complica: prima bastava trovare un libro stampato, poi bisognava trovare delle immagini, poi i libri non valevano più e contavano solo le foto fatte in casa. Chi prima del 1995 possedeva una macchina fotografica e con essa fotografava il cielo? Ovviamente poche persone, tuttavia Francesco Sblendorio mi ha fornito alcune fotografie del suo album di famiglia nelle quali si vedono alcune scie di condensazione risalenti alla fine degli anni '70 (immagine sotto).
Ovviamente anche questo non è sufficiente, si ignora ancora una volta una prova che fino a poco prima si riteneva decisiva e si sposta ancora una volta il limite per definire falsa la teoria delle scie chimiche. Basta, infatti, dire che anche quella è una scia chimica, diciamo un'avanguardia di quelle moderne, oppure come chiede adesso Arturo in questo commento:

"il punto è che NON ESISTONO FILMATI DI SCIE DI CONDENSA PERSISTENTI PER ORE, DATATI PRIMA DEGLI ANNI NOVANTA!!!"

Quindi adesso non bastano i testi, non bastano le foto fatte in casa, ci voglioni i filmati d'epoca con scie persistenti. Insomma le scie persistenti per ore non sono all'ordine del giorno nemmeno oggi con il traffico aereo moderno, quant'è probabile che esista un filmato che riprenda il cielo per ore, ad una qualità sufficiente, inquadrando solamente una scia di vapore 30-40 anni fa? Non si sta pretendendo un po' troppo? Non è che coloro che possedevano una macchina da presa avevano di meglio che filmare per ore (con considerevole consumo di pellicola) l'evoluzione di una scia? Secondo i complottisti no, tutto il mondo, anche 30 anni fa non aspettava altro che testimoniare l'esistenza di scie nel cielo. Il fatto che non esistano filmati, ma "solamente" decine di foto e qualche centinaio di articoli dimostra che le scie nel cielo sono un fenomeno moderno e artificiale. In realtà, però, se si cerca bene qualche filmato si trova, è il caso di questo filmato riportato da Uncinus sul suo canale You Tube, dove si vede chiaramente una scia in cielo che persiste per la durata del filmato. Grazie ad una attenta ricerca (non ancora conclusa) negli archivi dell'Istituto Luce ho potuto recuperare questo filmato che mostra i bombardamenti di Cassino nel 1944. I bombardamenti continuarono per un intera mattinata. Dal minuto 35 (timer impresso sul filmato) in poi potete vedere una serie di immagini che mostrano bombardieri alleati rilasciare vistose scie di condensazione che persistono fino alla completa distruzione dell'abazia. Il filmato è chiaramente tagliato e i minuti in sovrimpressione non rispecchiano il reale tempo trascorso che è certamente superiore, forse anche l'intera mattinata. Se volete potete trovare il filmato sul sito dell'Istituto Luce, per accedervi serve la registrazione. Il titolo è "1944 - Bombe su Cassino". A breve dovrebbe essere disponibile sul mio canale You Tube, copyright permettendo.


Immagini riprodotte in forma degradata come disposto dall'art. 10 della Convenzione di Berna per la protezione delle opere letterarie ed artistiche

Aggiornamento del 17/04/2009 ore 18.30

Ho trovato un link che ci permette di stimare la durata delle contrails nel filmato sopra descritto.
La fonte riporta l'arrivo dei bombardieri alle 8.30 della mattina del 15 Marzo 1944 e cita espressamente le scie di vapore formate dai velivoli (troverete questa citazione in varie fonti se volete provare a verificare su altri testi):

"
First to arrive at 0830 were the medium bombers, B-25's and B-26's, in flights of a dozen or more, escorted by fighters flying high above them and marking the sky with vapor trails."

e continua

"Between 0830 and 1200, 15 March, 72 B-25's, 101 B-26's, 262 B-17's and B-24's--a total of 435 aircraft--bombed the Cassino area."

Perciò quelle scie sono state lasciate intorno alle 8.30 e infatti si collocano all'inizio del filmato quando l'abazia di Cassino è ancora integra e i bombardamenti non sono ancora iniziati. L'ultima volta che vengono inquadrate le scie l'abazia è completamente distrutta e le scene successive mostrano solo macerie e ben poche esplosioni. Se ne deduce quelle scie sono durate dalle 8.30 fino al termine dei bombardamenti e nell'ultima inquadratura sono ancora molto ben definite e lungi dal dissolversi. Questo quindi è un filmato che mostra scie persistenti della durata di almeno 2 ore, forse addirittura 4 o oltre.