sabato 22 agosto 2009

Articoli pro-complotto sul sito dell'Università di Perugia

Sembra incredibile, ma sul sito dell'Università di Perugia un docente di Fisica ed Epistemologia, Marco Mamone Capria, ha caricato decine di articoli complottisti.
Trovate complotti per tutti i gusti: dall' 11 settembre all' AIDS, dalle scie chimiche alla tossicità dei vaccini.

Ci stupiamo di Antonio Marcianò, professore in un liceo, cosa dovremmo dire di Mamone? Gli articoli sono davvero molti, diversi scritti da terzi tra cui i fratelli di Sanremo che evidentemente sono stati ritenuti sufficientemente affidabili per meritare il loro articolo in bella vista sul sito di un'università.

Leggendo gli articoli scritti da Mamone invece troviamo varie cose piuttosto interessanti tra cui la brillante idea di rendere democratica la scienza. Se non credete ai vostri occhi leggete questo estratto:

"Dobbiamo cercare di costituire un nuovo patto tra scienziati e cittadini, in cui a questi sia riconosciuto il diritto di chiedere conto ai primi del loro operato, e di partecipare sia alla definizione degli obiettivi della ricerca, sia al vaglio dei metodi e dei risultati nel momento in cui la rilevanza di questi fuoriesce da un ambito strettamente accademico."

Credo che tutti gli scienziati siano d'accordo sull'informare il cittadino in modo trasparente sui rischi di una ricerca, tuttavia a stabilire il rischio è comunque il professionista. Come si può pretendere che una persona che non capisce nulla di un certo argomento possa avere voce in capitolo su tal argomento? E non in maniera marginale, ma sugli obiettivi, metodi e risultati. Coraggio, facciamo un bel sondaggio su ogni linea di ricerca con un certo impatto e lasciamo decidere al cittadino in base al suo istinto, a me sta bene, però solo se io posso avere voce (vincolante) in capitolo su qualunque mestiere esistente a questo mondo. Facciamo un bel sondaggio su qualunque pratica umana e lasciamo decidere al popolo.

Anche i vaccini sono terribili, pensate contengono mercurio e potrebbero aver contribuito alla diffusione di disturbi come l'autismo. Poco importa che la FDA abbia pubblicato delle FAQ in cui spiega esattamente che non vi è alcuna correlazione provata tra il vaccini contenenti mercurio e l'autismo; poco importa che anche l'Organizzazione Mondiale della Sanità dica la stessa cosa; poco importa che anche il CDC confermi le versioni delle altre due organizzazioni; poco importa che numerosi articoli tra cui uno del 2009 escluda ogni correlazione.

Forse dovremmo fare un bel sondaggio e fregarcene di quello che dicono gli esperti, sarà il pubblico a decidere, un po' come si fa il il Grande Fratello: quale sarà la prossima ricerca ad essere nominata dal pubblico? Votate! Trovate che la luce sia fastidiosa con tutte quelle temibili radiazioni elettromagnetiche? Da oggi potrete eliminarla!

Per chi volesse scrivere a Mamone questo è il suo indirizzo: mamone[@]dmi.unipg.it
Mentre questo è quello del Rettore dell'università: bistoni[@]unipg.it
e del direttore del Dipartimento sul cui sito sono stati caricati i documenti: mategian[@]unipg.it


21 commenti:

Anonimo ha detto...

Epistemologia e democratizzazione? Sarà un seguace di Feyerabend.

Di gente del genere ce ne sono in ogni dipartimento universitario. Tanto il loro stipendio ce l'hanno, chi se ne frega - penseranno - se sottoscrivono e diffondono pericolose sciocchezze? La gente crede al messia che non solo promette il paradiso, ma che è anche venuto a portare la spada. Ecco, le loro spade sono i complotti con cui possono aizzare i creduluni sentimentali, che sono legione, contro i vari Piero Angela, CICAP o Attivissimo. Come fa Mazzucco con i suoi squallidi video diffamatori.

Resistere! Resistere! Resistere!

Anonimo ha detto...

Ti dirò, qualche tempo fa parlando con un professore di storia moderna di Stanford mi disse che secondo lui i complottisti sono gli ultimi "esseri razionali". Questo in coda ad una serie di affermazioni tipo:"vorrei tanto vedere cosa c'è nell'area 51".
E la cosa mi lasciò perplesso anche se il tutto avvenne in clima completamente informale e dopo una discreta riga di birre....
Poi non dimentichiamo che anche Malanga è un ricercatore universitario. E poi sto Mamone. Sarà mica che bisogna rivedere i criteri di assunzione?

Elle ha detto...

Se non sbaglio a Perugia ha anche insegnato Sermonti. :)
Sono senza parole.
Quelle sono opinioni personali, ma perchè deve usare il sito del Dipartimento di matematica di Perugia per divulgarle?
Chi paga? :)
Da quest'anno gli studenti di Perugia pagheranno il 20% in più di tasse.

http://perugianotizie.blogspot.com/2009/07/universita-di-perugia-tasse-aumento.html

(Prima di questo provvedimento c'era stato un calo del 6% di iscrizioni.)
Aprisse un suo sito e pubblicasse lì le sue cose.

Gianni Comoretto ha detto...

Be', se la libertà di ricerca esiste, esiste anche per i seguaci di Feyerabend.
Il problema non è lì, è nel dar credito a teorie oggettivamente pericolose (vista la massa di articoli sull'AIDS? e anche sui vaccini non scherzano) e/o demenziali in un sito universitario.

Luigi Garlaschelli ha detto...

Cercate su google "perugia umberto bartocci".
e vedete qua

http://www.google.it/#hl=it&q=perugia+umberto+bartocci&meta=&fp=55c42ba9d4a49393

e poi qua
http://www.cartesio-episteme.net/

Di Bartocci, che deve essere grande amico di Mamone Capria, si trova anche questo

http://www.cartesio-episteme.net/broch.html

Per la cronaca: quando dopo tutto il tira e molla descritto li', il CICAP gli disse che era pronto a una sperimentazione, si sono ritirati tutti, sparendo nel nulla. Ho le lettere. (Ma questo non lo scrivono)

Cribbio ha detto...

Non dimentichiamo quel fulminato di Corrado Malanga, ricercatore presso la cattedra di Chimica organica all'Università di Pisa.

Nico ha detto...

Ringraziamo la baronia per averci donato anche questo splendido esemplare. Quando si arriva a certi posti per "meriti speciali"...


Simone, un refuso:

"voce in capito" manca "lo"

Anonimo ha detto...

@ Gianni Comoretto
Oh, l'ho solo buttata lì. Inoltre credo che non tutti i "seguaci" di Feyerabend - o quelli che si riempiono la bocca citandolo - sono consapevoli dell'effettiva portata delle posizioni del filosofo dadaista. Libertà di ricerca per tutti, ci mancherebbe, purché ci sia una metodologia sensata, riconoscibile. Anche se mi domando quanto possa essere coerente ciò con certe posizioni di anarchismo metodologico. Dopo aver letto l'ultimo libro di Fuso e i tuoi ultimi post mi sono ripromesso di approfondire.

@ Luigi Garlaschelli
Le risulta che qualcuno abbia fatto una qualche indagine, anche sociologica, sulla diffusione in ambito accademico di posizioni scientifiche non ortodosse che, pur non essendo suffragate da qualche prova oggettiva, vengono difese e propagandate per pura appartenenza a frange "ideologizzate"?

Io ho l'impressione che talvolta certi esperti - ma più spesso si tratta di esperti in campi diversi da quelli in questione - appoggino teorie e posizioni scientificamente eccepibili per mera vicinanza ideologica a certe linee di pensiero filosofico-politico. Come se per certa gente contasse di più salvare la sovrastruttura ideologica, anche a costo di ignorare i fatti o di distorcerli, in buona e in mala fede.

(continua)

Anonimo ha detto...

Conosco non pochi studenti e laureati in discipline scientifiche che, malgrado siano più o meno consapevoli di ciò che hanno studiato, continuano a sostenere - anche ingenuamente - cose che sono in evidente contrasto con ciò che hanno appreso studiando. In queste persone, a mio parere, c'è una forte tendenza a non abbandonare idee piacevoli e ottimistiche ma false - come il mito del naturale - o visioni meccanicamente paranoiche ma deresponsabilizzanti - come il sempiterno e pernicioso coinvolgimento di Big Pharma per giustificare qualunque cosa vada storto in un atto terapeutico qualsiasi - come se queste posizioni fossero più importanti e pregnanti di qualunque conoscenza scientifica. Posso capire che sapere la regola di Markovnikov o saper risolvere un integrale definito non è per tutti una fonte di soddisfazione esistenziale (vorrei dire "spirituale"), ma secoli di scienza funzionante dovrebbero essere più che sufficienti per dimostrare che quel poco che sappiamo del mondo grazie alla scienza si avvicina all'oggettività molto di più che credere, in contraddizione con molte evidenze, che ci sia una sorta di Madre Natura o di Vero Assoluto che dispensa benessere incondizionato che noi, con la scienza e con la tecnica, staremmo tradendo unicamente per fare del male.
E' qualche mese che rifletto su queste mie (ma forse non solo mie) impressioni e ne esco sempre di malumore. Mi verrebbe da credere che la scienza non è davvero per tutti, che la sola didattica è insufficiente e che nemmeno la sensibilizzazione serva molto se l'irrazionalismo e la pseudologica hanno più affinità per il cervello umano che non i meccanismi razionali e la logica. Sarà che queste ultime vanno pazientemente apprese, ma anche un certo modo di essere irrazionali e illogici si apprende e richiede uno studio sui generis e mi pare che ultimamente stia prendendo piede questo tipo di irrazionalità che non quello più antico e ingenuo dovuto alla mancanza di conoscenza. Credo sia una questione importante che in futuro potrà generare non pochi problemi. E non ho la più pallida idea di quale strategia adottare, nel mio piccolo, per impedire questa deriva oscurantista. Ho sempre visto il CICAP come un punto di riferimento e una preziosa fonte di informazione ed educazione, e tale l'ho presentato a chi discuteva con me di argomenti paranormali o pseudoscientifici, non tanto facendo appello a un principio di autorità, ma al lavoro e alle argomentazioni che il CICAP presenta. Eppure non basta, anzi, tavolta succede che al solo nominarlo il mio interlocutore reagisca in modo aggressivo o derisorio, sorvolando totalmente sulle argomentazioni e lanciandosi nella solita fallacia ad hominem ricopiata da quei soliti siti internet che il CICAP lo attaccano per non doversi prendere la briga di ascoltare quello che afferma. E' deprimente. Spero vivamente che si prenda un qualche provvedimento per fermare questa ondata diffamatoria, io nel mio piccolo ci provo.

Grazie e scusate per lo sfogo prolisso.

Simone ha detto...

Corretto, grazie Nico

federico ha detto...

"Ci stupiamo di Antonio Marcianò, professore in un liceo"

? !

COSAAAAAA?!?!?!!!

non lo sapevo!

e cosa... insegna?

axlman ha detto...

Finalmente si spiega come mai per un bel po' di tempo, sul sito dei Marcianò Bros compariva come sito amico il Dipartimento di Matematica e Informatica dell'Università di Perugia.
Poi da un giorno all'altro è scoparso: chissà come mai.

E visto il post che ho linkato, mi sa che all'Università non lo sanno che un loro professore usa le loro pagine per ospitare le sue deliranti teorie, cercando di dare loro importanza come fossero sostenuto dall'Università stessa: sarebbe il caso di renderli edotti...

eSSSe and The Strakerenemies ha detto...

non ho parole

Riccardo (D.O.C.) ha detto...

E' tristemente divertente (perdonate l'ossimoro) vedere come il complottismo si associ sempre con l'acriticità più totale. Nel sito in questione (che poi, se capisco bene, sarebbero gli atti di un congresso) si trovano riferimenti alla teoria sciachimista nega l'esistenza del global warming, e affermazioni che "la Shell pagherebbe per tenere nascosto il global warming".

Concordo con quanto scrive D.P., ma come resistere? Lui stesso, nell'ultimo post, non mi sembra che riesca a dare una risposta.

Riccardo (D.O.C.) ha detto...

@axlman

Mamone non è professore.

Hanmar ha detto...

...tra cui la brillante idea di rendere democratica la scienza.

...sia al vaglio dei metodi e dei risultati nel momento in cui la rilevanza di questi fuoriesce da un ambito strettamente accademico.

Per carita', tutto giustissimo e sottoscrivibile.

Ma io mi domando: quando 'sto Mamone si accende la spia dell'olio sul quadtro strumenti della macchina che fa? Indice un referendum, convoca un meeting o la porta dal meccanico?

Mah.

Saluti
Michele

axlman ha detto...

Per potere infilare quello che si vuole in un sito universitario non basta certo essere gli uscieri: quindi Mamone, se non è professore, giusto per curiosità, cos'è? Cosa mi rappresenta nell'Università di Perugia?

Simone ha detto...

Mamone sul sito dell'Università è presentato come ricercatore. In ogni caso tiene due corsi quindi è comunque un professore anche se non è un docente ordinario o associato.
Sul fatto che poi un ricercatore un docente possa mettere quello che vuole sul sito dell'Università dipende dalla politica dell'ateneo stesso.

@Federico

Insegna italiano

Riccardo (D.O.C.) ha detto...

In ogni caso tiene due corsi quindi è comunque un professore anche se non è un docente ordinario o associato.


Calma. Non facciamo confusione.

La frase corretta sarebbe stata "In ogni caso tiene due corsi quindi è comunque un docente anche se non è un professore ordinario o associato."

Che poi, quando tiene i corsi, possa essere chiamato "professore" è un altro discorso.

AcarSterminator ha detto...

OT (sorry)

Simone ti informo che sei stato citato da Marco (il troll [spero per lui]) qui:

Marco said...
Simone Angioni è un bugiardo e un venduto.
Ciao a tutti.

Nico ha detto...

Sicuro che non sia il vecchietto che poi dice "visto Marco che lavorano in questo modo"? ricorda che hanno tanti soldi in ballo.