giovedì 26 marzo 2009

Filamenti autunnali finalmente analizzati

Aggiornamento in fondo

Era parecchio tempo che aspettavo che qualcun altro compisse delle analisi sui filamenti raccolti questo autunno. Come ho già riportato in vari articoli precedenti le mie analisi nel corso degli anni mi avevano protato a concludere che si trattasse di seta, in particolare vista la periodicità del fenomeno, avevo concluso si trattasse dei ben noti ragni migratori che in autunno e primavera migrano tramite un fenomeno noto come Ballooning.
Qualche tempo fa chiesi a Samuele Venturini alias Tursiops (un sostenitore dell'esistenza delle scie chimiche) di fornirmi i suoi campioni per rassicurarlo sull'origine natura del fenomeno, ma lui si rifiutò in maniera non del tutto educata e trasparente.
Oggi dopo mesi dalle mie analisi, finalmente il biologo Giorgio Pattera (C.U.N.) al quale erano stati affidati i campioni di Venturini, mostra i risultati delle sue analisi.
Trovo abbastanza scadente la qualità del report, non ci sono immagini delle analisi, non ci sono misure, non sono nemmeno descritte nel dettaglio le metodologie seguite. Come se non bastasse Pattera invece di trarre le conclusioni alla fine procede escludendo le ipotesi più razionali a priori:
1- non sono ragni
2- non è bambagia silicea

Come fa a dire che non è bambagia silicea lo si capisce più avanti nel documento, molto più interessante è capire perchè esclude i ragni. Pattera infatti dice:

"NON SONO sicuramente la produzione (che risulterebbe a livello industriale, fra l'altro, per coprire l'estensione territoriale Vercelli-Milano/Bologna-Ferrara!) delle ghiandole serigene dei cosiddetti "ragni d'alta quota", la cui esistenza (dal punto di vista entomologico) lasciamo appannaggio delle leggende metropolitane, con buona pace del CICAP"

La frase è un po' contorta, ma sbaglio o Pattera (che è un biologo) sta negando l'esistenza dei ragni migratori e del ballooning? Ne parla persono wikipedia con riferimenti del 1985, come può un biologo negare un evidenza scientifica nota da così tanto tempo?
Torniamo quindi al discorso del post precedente: ciò che il complottista non conosce, semplicemente non è mai esistito e se la letteratura scientifica e l'entomologia dice il contrario...beh...sono tutti parte di un complotto.
Forse a Pattera non sa che proprio io un paio di anni fa feci una conferenza con Carlo Pesarini, indubbiamente uno dei massimi esperti in Italia di aracnologia. Lui, invece, per dire che l'entomologia mi da torto a chi ha chiesto consulenza? Tiro ad indovinare: se stesso.
Il bello comunque deve ancora venire.
L'unico saggio descritto con un minimo di particolari è quello alla fiamma. Il filamento viene bruciato e si sente che odore ha. Ora va bene che sono saggi storici sui quali si basa la biologia moderna, ma personalmente lo ritengo leggermento soggettivo come test. Pattera comunque conferma che odora come un filamento naturale di origine animale, quindi o lana o seta, sorpresi eh?
In una riga afferma di aver fatto il test di Schweitzer ovvero un saggio per verificare definire l'origine del filamento tra lana e seta. Il saggio da la sua risposta: si tratta di seta.
Ora voi direte e quindi? Sembra proprio che Pattera mi stia dando ragione, allora perchè sia lui che tutti i sostenitori della teoria delle scie chimiche sostengono che abbia torto?
Semplice perchè i ragni sono stati esclusi a priori, quindi Pattera si chiede: che senso ha parlare di "seta volante"? Certo non ha senso se cancelliamo dalle pagine della scienza il ballooning. Insomma è come se io domani vedendo bollire una pentola d'acqua dicessi "cavolo che mistero!! Che senso ha che si formino bolle sott'acqua dove prima non c'erano?", non ha senso solo se a priori mi rifiuto di concepire che l'acqua possa bollire.
Mi sembra sempre più evidente che questa gente abbia un concetto di scienza adattabile alla loro personale visione del mondo.

Ringrazio Giuliano per la segnalazione

Aggiornamento del 28 Marzo 2009 ore 12.50

Molti di voi condivineranno il mio stupore nel sapere che Giorgio Pattera ha in realtà scritto due documenti e che curiosamente solo uno di essi è stato pubblicato da Rosario Marcianò e Samuele Venturini.
Nell'altro documento Pattera specifica che il suo non è

"[...]un report scientifico, ma un compendio di ciò che è stato fatto, utilizzando un approccio il più possibile scientifico per far luce sulla natura di questi campioni, compatibilmente con le risorse a nostra disposizione."

Senza sapere nulla io avevo già detto che non si trattava di un report scientifico, ma di una serie di considerazioni personali, comunque in tale documento Pattera spiega meglio cosa è stato fatto e i risultati di numerose prove. Sostanzialmente i filamenti sono stati trattati con:
1- Acidi concentrati e si sono sciolti
2- Basi (soda caustica 10%) all'ebollizione e si sono sciolti
3- Reattivo di Schweitzer e si sono sciolti (la lana non si scioglie la seta si)
4- Reattivo di Loewe (la seta si scioglie e si colora in viola, saggio specifico per le sete)
5- Bruciati per verificare l'odore

Conclusioni? Tutti i test mostrano che si tratta di filamenti di origine animale e in particolare seta, tuttavia Pattera ci spiega che ha fatto dei test di controllo su ragnatele e ha notato che nonostante abbiano lo stesso comportamento dei filamenti misteriosi, questi ultimi sono più resistenti agli attacchi chimici. Quindi è tutta qui la differenza tra i due filamenti? Forse Pattera (così come Venturini e Marcianò) non hanno studiato attentamente cosa solo le tele di ragno. Se si fossero rivolti, come feci io, ad un aracnologo avrebbero scoperto che i ragni fanno possono produrre tipi diversi di tele con proprietà chimico-fisiche diverse (hanno anche utilizzi diversi). Nel caso specifico la dragline usata dai ragni per migrare è molto diversa dalla seta di ragno casalinga perchè è molto più resistente sia a stimoli fisici che chimici (in letteratura è riportata la resitenza ad acidi e basi).
Proprio per questo comportamento diverso tra vari tipi di ragnatela, quando iniziai a fare le analisi vennero raccolti dei ragni che allevati in cattività continuarono a produrre tela. Quella tela usata per confronto ebbe lo stesso comportamento dei misteriosi filamenti.
Il documento si conclude con la frase:

"[...] i filamenti raccolti nelle diverse località del nord Italia a Novembre sono di origine animale e più precisamente presentano un comportamento molto simile a quello dimostrato dalle ragnatele che quotidianamente incontriamo, anche se rispetto a queste ultime possiedono una maggiore tenacità e una maggiore resistenza alla solubilizzazione nei reattivi specifici."

Forse ora possiamo capire meglio perchè questo documento non viene citato dai sostenitori delle scie chimiche, altrimenti come farebbero a sostenere che si tratta di polimeri artificiali?

Le scie "filamentose"

Ormai da anni la teoria delle scie chimiche si sviluppa intorno all'incessante ricerca di anomalie. In parole povere i sostenitori del complotto non fanno altro che osservare quotidianamente il cielo per ore cercando di distinguere, ad occhio nudo, all'interno di quelle scie bianche una qualsiasi anomalia che possa confermare la loro tesi. Prima di proseguire occorre far notare che un'anomalia non dimostra nessuna tesi (mi spiace per loro, ma hanno sbagliato tutto).
Il ragionamento che seguono è il seguente: non ho mai visto quel fenomeno, quindi quel fenomeno non è mai esistito prima di adesso, quindi il fenomeno non è naturale, quindi ho dimostrato l'esistenza delle scie chimiche. Tutto ciò è basato su un assunto fondamentale: "io sono infallibile", ovvero i sostenitori del complotto partono dal presupposto che loro hanno ragione e non possono sbagliare mai. Un confronto con queste persone è quanto mai complesso, ma nonostante le loro ferme certezze sono i primi a tirarsi indietro quando si invoca il dialogo.
La dimostrazione di quanto ho appena detto è proprio alla base della teoria delle scie chimiche:

"fino al 1996 non c'erano le scie chimiche"

E' stato ampiamente dimostrato che le scie esistevano già da parecchio tempo, circa dal 1920. Semplicemente queste persone hanno notato qualcosa di nuovo e hanno automaticamente assunto che quel fenomeno era realmente una novità per chiunque sulla faccia della terra. Non hanno nemmeno contemplato (nemmeno davanti alle prove documentali risalenti agli anni '70) che fossero loro a non aver notato le scie fino ad allora, mentre tutto il resto del mondo le conosceva benissimo.
Scusate la lunga premessa, ma serviva per capire meglio il punto chiave di questo intervento.
Pochi giorni fa un sostenitore delle scie chimiche nota per la prima volta un fenomeno: delle scie che sembrano "filamentose" come quelle della foto (ringrazio Danilo per l'immagine).
La persona vistosamente sorpresa da un fenomeno che non aveva mai notato reagisce come ho spiegato nella premessa: quel fenomeno non è mai esistito ed è la prova che le scie chimiche esistono (e si stanno evolvendo). Non solo ma invita chi gli risponde che è una comune scia di condensazione a studiare scienze (trovate la frase nei commenti al video su you tube).
Quindi non solo il complottista è il migliore osservatore al mondo e ad occhio nudo distingue le distanze meglio dei telemetri, non solo è infallibile e non gli sfugge mai nulla, ma è anche un esperto di scienze (tanto da invitare gli altri a studiarle) senza avere molto spesso nessun titolo o compentenza. Lascio a voi la definizione di una persona del genere.
Anche in questo caso, come in quello riportato nella premessa, la spiegazione più semplice è anche quella corretta: il complottista si è sbagliato e semplicemente non ha mai notato un fenomeno che esiste da anni. Il comportamento "filamentoso" delle scie di condensazione è noto da decenni ed è dovuto alle turbolenze lasciate dal passaggio dell'aereo.
Il giornale Le Scienze nel 1974 pubblicava in un articolo intitolato "I vortici nelle scie degli aerei" le immagini che riporto qui di seguito.




martedì 24 marzo 2009

Scie Chimiche a Radio Deejay

Oggi intorno alle 9.30 all'interno del programma "Il Volo del Mattino" è stato intervistato Rosario Marcianò sulla questione scie chimiche. Nulla in contrario sul fatto che Fabio Volo decida di intervistare qualcuno dei sostenitori di un complotto che coinvolgerebbe "miliardi di complici silenti" (Commento dell' 11/01/2009 di Corrado Penna 13.58), tuttavia sarebbe il caso di intervistare un esperto vero del fenomeno, qualcuno che abbia indagato scientificamente e in modo rigoroso tutte le anomalie riportate dai sostenitori del complotto. Teniamo presente che far pubblicità a certi siti dove ci si augura la morte (commento Straker-Rosario Marcianò 23/12/2008 ore 12.14) di tutti coloro che non ritengono plausibile il complotto è una responsabilità non indifferente.
Per chi non avesse ben chiaro che tipo di gente ha parlato oggi su radio Deejay faccio presente che proprio poco tempo fa si ragionava sul comprare un bazooka di seconda mano (commento piramide2012 al quale Rosario Marcianò alias Tankerenemy rispondenva "concordo") per abbattere i velivoli civili che rilasciavano le presunte scie chimiche.

Nonostante questi presupposti decisamente poco incoraggianti rimango disponibile per un confronto di qualunque tipo e continuo a sperare in una commissione che possa stendere un protocollo condiviso per accertare l'esistenza o meno del fenomeno. Purtroppo come ben sapete ad oggi ho ricevuto molte offese, ma nessuna apertura verso una collaborazione.
Ho scritto personalmente a Fabio Volo e spero che valuti con attenzione la possibilità di farmi intervenire in trasmissione. Vi terrò aggiornati.

domenica 22 marzo 2009

Il Dialogo secondo Corrado Penna

Larticolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione

Abbiamo già avuto modo di parlare di Corrado Penna, l'insegnante di fisica e matematica all'Istituto Superiore di Iseo. Da un educatore che ha a che fare con giovani ragazzi mi aspetterei un minimo di educazione e diplomazia, perciò ho provato a scrivergli qualche mail con uno scopo ben preciso che noterete durante la lettura del nostro breve scambio. Riporto solo le mie mail perchè Penna mi ha vietato di pubblicare le sue (o meglio la sua):

14 marzo 2009
Da Simone Angioni
A Corrado Penna

"Buonasera Sig. Penna,
ho avuto occasione di leggere uno degli interventi sul suo blog, mi ha
particolarmente colpito questa frase:

"Mentre aspettiamo da un anno la famosa laurea di Angioni (quello che
ha avuto la sventura di presentare un libro contraffatto ad una
conferenza sulle scie chimiche) che non è mai comparsa ... (magari
però nel frattempo ...) io non ho problemi a smentire queste illazioni
(cliccare sull'immagine per vederla ingrandita)"

Mi potrebbe chiarire il senso di quella che sembra essere una pesante
illazione sui miei titoli? Sta per caso insinuando che non sia
laureato?
Gentilmente dovrebbe anche chiarirmi il senso della frase sul libro
contraffatto. A cosa si sta riferendo? Cosa le fa pensare che quel
libro sia contraffatto? Ha qualche prova oppure anche questa è una
supposizione basata su sue opinioni?
Rimango in attesa di un chiarimento, la avviso sin da ora che ho
intenzione di pubblicare questa mail sul mio blog
(http://simoneangioni.blogspot.com/) ed eventualmente anche le sue
risposte se mi darà il permesso per farlo.
Cordiali Saluti

Dott. Simone Angioni"

A questa mail purtroppo non ricevo risposta anche se noto con piacere che l'articolo viene modificato in:

"Mentre qualcun altro in situazioni analoghe ci ha lasciato nel dubbio io non ho problemi a mostrare i miei titoli (cliccare sull'immagine per vederla ingrandita), anche se non sono certo questi titoli quelli che permettono di guardare il cielo e contare gli aerei che lo oscurano."

Decido quindi di ringraziarlo per la correzione scusandomi per averlo "lasciato nel dubbio":

15 marzo 2009
Da Simone Angioni
A Corrado Penna

"Buonasera Sig. Penna,
ho notato che nonostante non mi abbia risposto ha modificato il suo
intervento. Mi spiace che sia rimasto per così tanto tempo nel dubbio
sulla mia laurea, ma pubblicai la mia risposta a settembre 2008 sul
mio blog e non vendendo obiezioni pensavo che lei l'avesse letta vista
la sua curiosità sul mio titolo.
Sono felice che lei non voglia perdere tempo in inutili polemiche,
concordo con questa posizione, è esattamente ciò che evito
accuratamente lasciando invece ampio spazio ai fatti.
Da parte mia nessuna intenzione di impedire alla gente di guardare il
cielo, anzi le dirò di più, sarei felice se si potesse fare un
incontro e guardarlo insieme, magari con qualche strumento rigoroso
che possa fornire dati oggettivi che possano confermare/smentire
l'esistenza delle scie chimiche.
Cordiali Saluti

Dott. Simone Angioni"

Ovviamente mi premeva anche avere un confronto "scientifico" con questa persona, insomma io le "scie chimiche" non le vedo, magari mi stanno davvero ingannando con qualche strana tecnologia. Chiedevo a Penna di condividere con me la sua sapienza in un'indagine mista, concordando i metodi in un protocollo ben definito. In pratica gli avevo offerto di proporre un qualunque metodo per convincermi che esistessero le scie chimiche offrendogli la disponibilità di rivedere la mia posizione se il suo metodo avesse davvero rivelato anomalie. Un'occasione da non perdere per chi sostiene che le istituzioni siano chiuse al dialogo e cerchino di impedire agli altri di guardare il cielo.
Questa volta Penna mi risponde con una mail di due righe nella quale mi informa che le mie mail sono dirottate nella posta indesiderata, quindi posso smettere di perdere tempo scrivendogli.
Reazione interessante, che blocca ogni dialogo ancora prima di iniziarlo. Mi spiace sinceramente che Penna abbia deciso di non illuminare anche me su questa lampande verità, mi spiace ancora di più perchè adesso tutte le volte che sarò intervistato dovrò far presente all'intervistatore il rifiuto categorico a collaborare da parte del fisico.
Se cambiasse idea o se qualcun altro pensa di poter dimostrare scientificamente con un protocollo serio e rigoroso l'esistenza delle scie chimiche sappia che:

Rimango a disposizione per un confronto pubblico sul tema o per una commissione d'indagine mista.

giovedì 12 marzo 2009

Scie Chimiche su Controradio

Articolo aggiornato dopo la pubblicazione

Questa mattina intorno alle 9.35 circa l'emittente radiofonica toscana Controradio ha mandato in onda uno speciale sulle scie chimiche della durata di circa 1 ora. La trasmissione è stata divisa in due parti: la prima è stata basata su interviste a persone ritenute "esperte" dell'argomento, mentre la seconda è stata caratterizzata da vari interventi da parte degli ascoltatori che hanno riportato la propria opinione sul fenomeno.
La prima intervista ad essere riportata è stata quella a Corrado Penna, professore di matematica e fisica all'Istituto Scolastico Superiore di Iseo. Mi preme soffermarmi su questa intervista perchè è emblematica delle tesi portate a favore delle scie chimiche, nonostante esse siano già state ampiamente smentite nelle FAQ del CICAP.
Riporto alcune frasi salienti citate dal Penna e per ognuna farò un breve commento. Vi invito a notare che nonostante i sostenitori del complotto affermino in continuazione che è in atto un tentativo di discredito nei loro confronti, le mie argomentazioni saranno puramente basate su fatti. Siccome i sostenitori della teoria delle scie chimiche sostengono che i documenti moderni siano falsati per nascondere il fenomeno chimico, quando parlerò di studi scientifici lo farò utilizzando solo lavori pubblicati (e quindi non modificabili) precedenti al 1990.

"Le scie di condensa sono un fenomeno rarissimo che avviene a grande altitudine quando c'è molto freddo e grande umidità relativa [...] questa è una questione puramente fisica."

Purtroppo Penna è mal informato, se avesse letto la letteratura scientifica che parla di contrails probabilmente non direbbe inesattezze così gravi. Le scie di condensazione non sono affatto rarissime, vediamo insieme cosa viene detto da Changnon in uno studio del 1981 [1]:

"Ground-base observations of persistent contrails and ensuing cirrus clouds made in 1970's in central Illinois indicated their presence on 20-30% of the days of most months. An analisys of contrails observations made during mid-western flights of the Strategic Air Command during the 1956-72 period revealed that 70% of the time when contrails is produced, there were clouds (amount unknown) below the aircraft. This indicate that the surface obsevations understimate the true number of days with cirrus evolving from contrails and that their production is frequent"

"Le osservazioni da terra , fatte negli anni '70 nella zona centrale dell'Illinois, di scie di condensazione persistenti e cirri derivanti da esse indicarono la loro presenza il 20-30% dei giorni per la maggior parte dei mesi. Un'analisi delle osservazioni fatte durante i voli nel midwest dello Strategic Air Command durante il periodo che va dal 1956 al 1972 rivelarono che il 70% delle volte in cui si producevano contrails, vi era la presenza di nubi (quantità non nota) sotto l'aereo. Questo indica che le osservazioni da terra sottostimano il numero reale di giorni nei quali si formano cirri derivanti da scie di condensazione e che la loro produzione è frequente"

A proposito della "grande umidità relativa" potete chiarirvi le idee osservando un grafico estratto da un articolo di Appleman del 1953 [2]. Le curve mostrano l'umidità relativa necessaria alla formazione di scie di condensazione in relazione alla T a varie altitudini. La linea tratteggiata rappresenta l'atmosfera standard americana e mostra come intorno ai 200 mb le scie di condensazione si formino sempre e anche ad umidità relativa pari a 0%.

Proseguiamo:

L'intervistatore chiede:
"Anche se le temperature molto basse ad altitudini come 10000 metri sono usuali..." e Penna risponde: "Si tranne che d'estate, ovviamente"

Evidentemente io e Penna abbiamo una definizione diversa di "temperature molto basse", visto che a 10.000 metri le temperature sono molto basse durante tutto l'anno. Siccome io ho la brutta abitudine di dimostrare quanto affermo vediamo quali sono le temperature nei mesi estivi ad alta quota.
Se consultiamo i radiosondaggi (come dice di aver fatto Penna) notiamo subito che anche questa affermazione è inventata.
Vi riporto qualche link dal centro meteorologico di Trapani:
10000 metri -37°C
9700 metri -40°C
9900 metri -40°C
10800 metri -47°C


In generale potete consultare questo sito

Bene, potete continuare voi. Prendiamo atto che secondo Penna queste non sono temperature "molto basse".

L'intervista prosegue e il fisico esce con una interessante affermazione:

"Oggi per esempio fra le 7 e le 11.30 non si visto nessun aereo nel cielo, ho avuto la possibilità di guardare dal balcone di casa mia continuamente non si è visto un aereo nè con la scia nè senza, improvvisamente alle 11.30 sono passati voli ogni 3 minuti con scia."

Benissimo, anche io ho sempre notato questo strano evento, peccato che dia un'interpretazione completamente diversa. Facciamo un esempio: prediamo un cartoncino colore azzurro cielo e appendiamolo a 100 metri dal suolo in modo che sia perfettamente orizzontale. Dal basso è difficile vederlo (posto che il colore sia davvero simile a quello del cielo) perchè si confonde con il colore del cielo e solo un'attenta osservazione o un po' di fortuna possono permettere di coglierne la presenza. Se allo stesso cartoncino incollo due strisce bianche che svolazzano al vento ovviamente nessuno avrebbe problemi ad identificarlo. Perdonate l'esempio banale, ma per gli aerei il discorso è uguale. I colori a 10.000 metri tendono all'azzurro del cielo e diventa molto difficile notare un oggetto a quella distanza perchè è poco contrastato rispetto al fondo. Se però ha due belle scie bianche allora lo noto senza problemi.
Tornando alla frase io concludo che quando gli aerei non hanno la scia sono più difficili da notare per i motivi spiegati sopra, mentre per Penna ciò che lui non percepisce ad occhio nudo semplicemente non esiste e compare magicamente proprio quando ha la scia, e prosegue:

"Io non ho mai visto anni fa 2-3-4-10-7-15 anni fa scie di aereo che si espandono fino a coprire interamente il cielo"

Dunque 15 anni fa, quindi questo fenomeno non c'era, mentre oggi c'è. Nonostante quello che afferma Penna, nel 1972 un articolo scientifico sulle scie di condensa [3] riportava la seguente frase:
"It is often observed that contrails spread considerabily beyond the initial width"

"Si osservano spesso le scie di condensazione spandersi considerevolmente oltre la loro ampiezza"

Che le scie si espandano lo abbiamo visto anche nel riferimento [1] citato all'inizio di questo articolo. Mi spiace per Penna, ma questo non solo succedeva 15 anni fa, ma succede da quasi 100 anni (ovvero da quando esistono le scie di condensazione).
D'altra parte, però, poco dopo ammette che:

"Il sospetto molto forte è che alcune di queste frequenze possano interferire con le capacità mentali nel senso che possono indurre dei sentimenti quindi servire addirittura sul controllo mentale"

Se Haarp interferisse davvero con le capacità mentali, potrebbe anche essere la causa del fatto che alcuni, stranamente, non si sono mai accorti che quelle scie bianche ci sono sempre state, nonostante se ne parli da quasi 100 anni? Chissà quando Haarp cancellerà il ricordo dell'ebollizione dell'acqua...quante anomalie nelle nostre cucine!!

"Uno scopo molto più probabile e molto più evidente è quello del controllo meteorologico adesso si vedono in cielo delle nuvole che sono stranamente ondulate come se ci fosse la sovrapposizione di un onda sinusoidale sopra queste nuvole cose che non si sono mai viste."

Cose mai viste come quelle mostrate nella figura qui a lato in un testo degli anni '70?[4]

Non pago di quanto detto fin ora Penna prosegue:



"Ci sono anche ancuni studi del CNR modulare il tempo, modificare il clima sia con la dispersione di aerosol che con l'uso di onde elettromagnetiche"

Ma davvero? Interessante, dove? Mi preme soprattutto capire se anche il CNR fa confusione tra tempo meteorologico e clima. Si starà mica parlando dei progetti di ricerca del CNR sugli aerosol dove non si cita nemmeno lontanamente la modificazione climatica?
Forse sarebbe utile sapere cos'è un aerosol, un fisico come Penna lo sapra sicuramente, quindi linko la definizione a wikipedia giusto per coloro che ancora non avessero ben capito che aerosol in atmosfera sono nebbia, nuvole e polvere.

"C'è un protocollo d'intesa tra italia e stati uniti del 2003 che appunto è un protocollo di intesa per la sperimentazioni di strumenti per la modificazione climatica"

Ancora con questa storia? Il post si farebbe troppo lungo, chiunque abbia dei dubbi può controllare quanto scritto da me in proposito all'On. Brandolini. Troverete anche i link ai siti delle piccolissime piantagioni sulle quali vengono testate condizioni climatiche estreme per prevedere scenari futuri. Ah nel caso non fosse chiaro con "testate condizioni climatiche estreme" non è compresa l'irrorazione di Bario, Alluminio, Torio o altre sostanze che non hanno alcuna attinenza con i possibile scenari climatici futuri.

Se pensate che dopo questo lungo intervento il fisico abbia smesso di stupirci vi sbagliate di grosso, perchè ecco che improvvisamente afferma:

"Sicuramente il cielo sardo [...] è un cielo veramente orribile, continuamente strisciato da queste orribili scie chimiche che spesso coproto totalmente o quasi totalmente il sole"

Eh già, la Sardegna, un posto allucinante, un cielo davvero orribile. Qui a lato trovate una foto di questo orribile paesaggio sardo scattata durante le mie vacanze estive l'anno scorso.

Prometto che questa è l'ultima citazione prima delle conclusioni, ma non posso non commentare il fatto che

"In Gran Bretagna nel 2002 sul giornare Gurdian [...] è comparso un articolo in cui si riferivano le ammissioni ministeriali per esempio di un esperimento con particelle fluorescenti di aerei che volavano da una parte all'altra di inghilterra sganciando sulla popolazione enormi quantità di solfuro di zinco e cadmio"

Forse Corrado si sta riferendo a questi esperimenti.
Purtroppo arriva in ritardo, esistono già studi che hanno affrontanto il problema e che hanno dimostrato la mancanza di effetti sulla popolazione. Le "enormi quantità" sono state stimate in 250 kg di sostanza rilasciata in 51 prove diluite in 11 anni (1953-1964). Questo equivale (sempre secondo gli studi condotti) ad una esposizione massima di 110 microgrammi/cm2 in 11 anni. Forse così non è facile rendersi conto delle quantità infinitesime di sostanza dispersa, forse è più chiaro se riporto la misura in kg. Il chilo è un unità di misura con cui la gente ha confidenza così come il centimetro. Bene l'equivalenza porta a concludere che la massima esposizione in 11 anni è stata di 0,00000011 kg/cm2. Decisamente un'enorme quantità. Nello studio troverete altri dati interessanti, leggetelo con attenzione, anche se siete dei fisici.

Concludo questo mio lungo intervento con qualche considerazione:
1- Scrivere questo articolo e recuperare le fonti mi ha richiesto diverse ore, nonostante i documenti li avessi già tutti sul PC, a Corrado sono bastati 5 minuti per inventarsi di sana pianta la sua intervista. Credo si debba riflettere sull'inefficacia intrinseca di un intervento lungo e tecnico come il mio, contro una serie di frasi inventate, ma snocciolate rapidamente e con decisione.
2- Vorrei chiarire che non c'è nessun giudizio su Corrado come persona, mi sono limitato a riportare dei vistosi errori dovuti probabilmente al desiderio di ingigantire il fenomeno nel quale crede. Mi auguro che faccia tesoro delle correzioni e che nelle prossime interviste preferisca usare la scienza invece della fantasia.
3- Proprio oggi Penna ha pubblicato sul suo blog un intervento nel quale afferma:

"Mentre aspettiamo da un anno la famosa laurea di Angioni (quello che ha avuto la sventura di presentare un libro contraffatto ad una conferenza sulle scie chimiche) che non è mai comparsa ... (magari però nel frattempo ...) io non ho problemi a smentire queste illazioni (cliccare sull'immagine per vederla ingrandita)"

Davvero? Chi la aspetta? Ancora una volta Corrado dimostra di non informarsi adeguatamente prima di fare affermazioni azzardate. Ho già chiarito nel mio sito chi sono e cosa faccio, qualche problema? Se si potrà pormi le sue perplessità quando risponderà alla mail che a breve gli invierò per chidergli di retificare l'insinuazione presente sul suo blog e riportata poco sopra. Forse ha creduto a Rosario Marcianò che trovando una vecchia guida dello studente (del periodo nel quale ero appunto ancora studente) ha pensato che fossi tutt'oggi alla laurea triennale, purtroppo alcuni riescono a laurearsi in tempo e non ci mettono 9 anni a farne 4 come il nostro Corrado. In generale sarebbe il caso che certa gente prima di insinuare falsità sugli altri si facesse un bell'esame di coscienza.
In ogni caso per chi avesse ancora dei dubbi, il sito dell'università di Pavia riporta la mia qualifica di dottorando (che per chi non lo sapesse richiede la laurea specialistica).

Rimango a disposizione per un confronto pubblico sul tema.












[1] Changnon, Midwest Cloud, sunshine and temperature trends since 1901: posible evidence of jet contrail effects,J. Appl. Met., 1981, 496
[2] Appleman H., the Formation of Exhaust Condensation Trails by Jet Aircraft, Bull. Am. Met. Soc., 1953, 14
[3] Knollenberg, Mesurements of the growth of the ice budget in a persisting contrail, J. Atm. Sc., 1972, 1367
[4] R. Scorer, Clouds of the World, David & Charles, 1972 ISBN: 0 71535485 X

venerdì 6 marzo 2009

I Cospiratori

Mi spiace dover notare che ultimamente il tono del "dibattito" sulle scie chimiche si sta inasprendo parecchio. Inizialmente pensavo fossero in pochi a credere che chiunque ponesse delle obiezioni alla teoria delle scie chimiche fosse pagato da un ente occulto, invece sembra che l'opinione sia piuttosto diffusa. Purtroppo le accuse vengono sempre mosse in maniera generica, senza specificare troppo seriamente chi sarebbe pagato e come.
Mi preme quindi "sfidare" i sostenitori della teoria del complotto a scrivere qui il loro parere su di me.
Prego i lettori che non credono alle scie chimiche di dare maggior visibilità possibile a questo intervento (es: sul sito dei Verdi o su Controradio) così che mi possa fare un'idea di quanta gente crede che io sia pagato per mentire.
Chi, invece, crede che esista un complotto mondiale di gente stipendiata per azzittire le voci fuori dal coro e per disinformare sulla questione scie chimiche è gentilmente invitato a descrivere con più dettagli possibili questo tipo di "corruzione", in particolare specificando se io ne sono coinvolto.
Ringrazio tutti per la collaborazione

Aggiornamento 09/02/2009

Vedendo lo scarso successo dell'iniziativa, credo sia il caso di spiegare meglio cosa ho in mente. Mi sembra ormai chiaro che non sia facile trovare una persona considerata onesta dai sostenitori del complotto, se non loro stessi, quindi mi piacerebbe propormi come controparte nel "dibattito" avendo la certezza di essere persona di fiducia. Sul Cicap e su di me se ne sono dette di tutti i colori, ma mi piacerebbe che le accuse venissero formalizzate e quindi che i complottisti rispondessero alla seguente domanda:

"Tra le varie persone che sostengono la totale mancanza di evidenze in merito alla teoria delle scie chimiche, io posso essere considerato un interlocutore onesto e affidabile?
Se no perchè?"

La questione non è secondaria in quanto quando se si vuole trovare la verità (qualunque essa sia) non è possibile interloquire con gente che continua ad accusarti di essere pagato o in malafede; un atteggiamento del genere porta alla morte del dialogo e quindi ognuno parla con se stesso senza alcun progresso. Questa quindi non è una provocazione, ma un invito. I complottisti vogliono un confronto sul tema con chi sostiene (secondo loro sbagliando) che le scie chimiche siano una teoria inventata senza alcun riscontro oggettivo? Immagino di si, se io so di aver ragione perchè dovrei sottrarmi davanti al confronto, inoltre un confronto serio e convincente porterebbe altri a sostenere la teoria delle scie chimiche (io per primo sarei disposto a cambiare idea davanti a prove schiaccianti), il che potrebbe essere utile per la diffusione futura della teoria stessa. Tuttavia prima di ciò bisogna capire se sono un interlocutore affidabile. Prego quindi tutti i sostenitori del complotto di dire la loro.