martedì 27 gennaio 2009

Risposta del Ministero della Difesa

Come alcuni di voi ricorderanno il 1 ottobre 2008 l'On. Sandro Brandolini presentò una nuova interrogazione parlamentare sulle scie chimiche rivolta al Ministero della Difesa. In seguito a tale interrogazione (e ad un interivista rilasciata ad una radio locale) avevo avuto modo di parlare con l'On. Brandolini e avevo già riportato su questo blog il nostro scambio di mail.
Il 15 gennaio 2009 il Ministero ha risposto all'interrogazione:

"Nel premettere che il fenomeno delle scie chimiche, attese le molteplici implicazioni, non investe profili di esclusiva competenza della Difesa, devo rilevare che il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, ha già fornito un'ampia risposta ad un atto di analogo contenuto (n. 4-00280), pubblicata il 5 settembre 2008, da cui si evince, fondamentalmente, che «dall'esame della letteratura scientifica internazionale e dal contenuto dei siti web specialistici, non è possibile confermare l'esistenza delle scie chimiche».
Allo stesso tempo, è emerso che «i siti specialistici degli osservatori delle scie chimiche, in particolare, risultano carenti dal punto di vista scientifico».
Mi limito, pertanto, a fornire, per quanto di specifica competenza della Difesa, alcuni elementi conoscitivi relativi ai velivoli militari.
In primo luogo, le indagini svolte hanno consentito di escludere il coinvolgimento degli aeromobili dell'Aeronautica militare nella generazione o emissione di scie differenti da quelle normalmente dovute alla condensazione del vapore acqueo.
L'Aeronautica militare, inoltre, non ha in dotazione aeromobili adibiti allo spargimento di sostanze chimiche, né si hanno evidenze relative ad aeromobili militari che, operando a bassa quota sul territorio italiano, abbiano disperso o irrorato sostanze chimiche, così come descritto nell'ambito dell'atto in esame.
In particolare, le ricerche ed analisi effettuate in ambito militare hanno confermato che il fenomeno delle scie si riferisce alla condensazione di vapore acqueo che normalmente viene rilasciato dai motori a combustione interna.
Ciò si manifesta generalmente a basse temperature e a quote normalmente superiori ai ventimila piedi.
Peraltro, il combustibile usato dai velivoli militari è analogo a quello usato dai vettori civili e l'impatto ambientale, in relazione alla concentrazione di idrocarburi, è risultato molto minore di quello normalmente rilevabile nelle comuni aree urbane.
Per quanto concerne la permanenza delle citate scie, occorre aggiungere che a temperature appena superiori allo zero, il vapore acqueo contenuto nell'atmosfera, all'impatto con una superficie quale ad esempio la fusoliera di un aereo, può congelarsi all'istante per effetto dell'improvvisa variazione di pressione e dare quindi quell'impressione gelatinosa alla quale si fa riferimento nell'atto in esame.
Inoltre, in assenza di vento, la permanenza delle scie così prodotte può protrarsi anche per diverse ore.
In tal caso, l'incrocio delle rotte di più velivoli che, in contemporanea o successivamente, vengono ad intersecarsi, possono dare origine a figure geometriche.
In ultimo, l'Aeronautica militare, che nel 2003 non ha sottoscritto alcun accordo con gli Stati Uniti sulla specifica problematica, non ha - come erroneamente affermato - «triplicato i voli militari», ma, al contrario, ha ridotto, dal predetto anno ad oggi, l'attività di volo dei propri aeromobili del 15 per cento circa.

Il Ministro della difesa: Ignazio La Russa."

Il Ministero quindi ribadisce cose già dette nelle precedenti risposte alle interrogazioni e aggiunge che non c'è stato alcun accordo tra Aeronautica militare italiana e Stati Uniti nel 2003, infatti come avevo già fatto notare all'On. Brandolini, "l'accordo" è un progetto di ricerca e collaborazione tra enti civili di ricerca e non ha nulla a che fare con i militari. Lo stesso documento nell'introduzione (pagina 3) riporta:

"I due Paesi hanno identificato più di 20 progetti di ricerca nel campo dei cambiamenti climatici pronti ad un avvio a breve e medio termine nelle aree delle simulazioni globali e regionali, studi di processo atmosferici, ciclo del carbonio e tecnologie energetiche a basso contenuto di carbonio. I progetti di ricerca immediatamente pronti all’implementazione miglioreranno la nostra capacità di capire, sorvegliare e prevedere le variazioni climatiche e i loro impatti. Inoltre, le attività di ricerca tecnologiche attivabili a breve contribuiranno allo sviluppo di tecnologie avanzate a basso contenuto di carbonio per
limitare le emissioni dei gas serra."

Come può un documento del genere finire in un'interrogazione sulle scie chimiche accusato di essere un progetto militare? Temo che non ci sia risposta a questa domanda.
Se pensate che la questione sia finita qui vi sbagliate di grosso, infatti a breve ci saranno nuovi e interessanti sviluppi di questa faccenda. Vi terrò aggiornati.

7 commenti:

markogts ha detto...

Primo! Sono un po' perplesso sul discorso che fa il ministro riguardo le "trecce di Berenice" persistenti. Inoltre, la persistenza c'entra poco con il vento e molto con l'umidità. A parte questo, direi che la smentita alle tesi sciachimiste è integrale.

Ora però sono curioso riguardo le tue "anticipazioni"...

Simone ha detto...

Si concordo, il discorso sulla persistenza è decisamente poco rigoroso. Mi sembra comunque che siano stati dati ulteriori elementi su cui riflettere rispetto alle precendenti risposte (es: diminuzione dei voli militari etc etc..).
Se tutto va bene la tua curiosità verrà presto soddisfatta ^_^

brain_use ha detto...

Al di là delle imprecisioni sulla fisica dell'atmosfera ciò che conta è la smentita secca, decisa, totale di ogni possibile attività sciachimista da parte di aerei militari.

A questo punto abbiamo: non sono aerei militari a spargere scie presunte anomale.
Non sono aerei civili.

Ergo, come si è sempre detto, le scie sono cOmiche e non chimiche...

Gianni Comoretto ha detto...

Direi che per essere un ministro risponde in modo piuttosto corretto. Mescola un po' persistenza e trecce di Berenice, ma se prendi le frasi da sole, sono corrette, solo messe in successione danno l'impressione che sostenga che le trecce di Berenice siano persistenti.

Poi nessuna smentita soddisferà un complottista. Il complottista non chiede SE ci sono scie, chiede di spiegare come mai non le si impedisce.
P.s. Ho provato a spiegare la persistenza sul mio blog. Se ci sono suggerimenti per rendere il tutto + chiaro, li apprezzo.

arturo ha detto...

è scientificamente provato che le nuvole ostacolano il propagarsi delle onde elettromagnetiche,come per esempio quelle emesse dai RADAR, dai satelliti , dalle antenne militari, ecc.
pensate che proprio i RADAR meteorologici usano gli echi di riflesso delle nubi per calcolare tutti i dati relativi ai banchi nuvolosi.
rimane cmq certamente possibile utilizzare le connessioni satellitari anche con le nuvole, ma dato che evidentemente i militari hanno bisogno di connessioni efficentissime, ecco che le nuvole rappresentano un problema:
le comunicazioni wireless in generale beneficiano di un bassissimo livello di umidità dell'aria.mentre trasmettendo attraverso una nuvola, la qualità e la velocità del segnale ne risulteranno sicuramente più o meno compromessi.

l'aereonautica militare cerca per quanto possibile di limitare la formazione di nubi irrorando nel cielo bario e non solo, poichè come già spiegato, le nubi ostacolano le telecomunicazioni militari di ogni sorta.

un pò come il wi-fi che abbiamo in casa:chiunque può accorgersi che il segnale diminuisce se ci posizioniamo dietro ad un muro.
questo perchè il muro è un medium peggiore dell'aria, dove infatti le radiazioni elettromagnetiche possono viaggiare molto più liberamente.

praticamente per i militari le nuvole costituiscono un "muro" per ogni tipo di connessione wireless, come per esempio le connessioni satellitari.
e soprattutto i militari non voglio avere "echi di riflesso" generati da banchi nuvolosi. Infatti le forze armate, seppur interessate alle condizioni meteorologiche, sono più interessate ai possibili attacchi da parte di veivoli ostili e non solo.
l'esercito italiano e la N.A.T.O. tengono infatti costanemente sotto stretta osservazione i confini aerei, ed in caso di veivoli non identificati, i militari devono essere pronti a tutto, poichè il una reazione fulminea più decidere l'esito di un conflitto su scala più o meno grande.
e come ho già detto, i militari sono disturbati dagli echi radar delle nuvole.così hanno pensato bene di controllare, tramite apposite irrorazioni di sostanze igroscopiche, la formazione di banchi nuvolosi.

quando viene detto che un aereo militare ha "creato una nuvola", si intende che ha creato una nube chimica artificiale, ma non di normale vapore acqueo, ma bensì di sostanze chimiche estranee, irrorate dirattamente dai veivoli militari nell'atmosfera.

ecco perchè una aria "secca" permetterà delle trasmissioni più efficenti, come per esempio quelle dei radar sia di terra che satellitari,delle antenne, e così via.

ecco svelato il segreto degli aerei militari fantasma:non fanno altro che irrorare ed irrorare incessantemente per motivi logistici e strategici.

stiamo parlando, comunque, di una parte del programma di difesa aera dell'aereonautica militare italiana, o più probabilmente della N.A.T.O.



convincetemi che sono in errore, dato che vedo sempre delle scie persistenti proprio vicino a un impianto radar, scie persistenti rilasciate da aerei militari in formazione.

secondo voi tutto questo è una coincidenza?


scusate il copia e incolla, ma è doveroso...........e poi se è una "bufala" un "oprofessore" come l'angioni mi smentirà subito


angioni in che casino ti sei messo.....però sai come si dice:
"l'hai voluta la bicicletta?
ecco, allora ora pedala"

arturo ha detto...

comoretto te lo dò io un consiglio

preparati per una bella vacanza all'estero, perchè la festa sta per finire

Simone ha detto...

@Arturo

Mi sembra il caso di chiarire un paio di cose prima di rispondere alle tue argomentazioni (lo farò appena ho un pò di tempo, pazienta qualche ora per favore):

1- Il "copia e incolla" non è doveroso, sei qui per discutere, non per spammare le tue argomentazioni, quindi un intervento basta e avanza. Niente "copia e incolla" in futuro, grazie.

2- dici "angioni in che casino ti sei messo" spiegati meglio? quale casino? Io sto controllando le affermazioni sulle scie chimiche cercando di capire cosa è vero e cosa è falso. In che casino mi sarei messo?

3- Tu scrivi "ragazzi vi consiglio di cominciare ad imparare il portoghese, se non l'avete già fatto" e poi "comoretto te lo dò io un consiglio
preparati per una bella vacanza all'estero, perchè la festa sta per finire". I tuoi consigli suonano molto come intimidazioni. Anche qui spiega meglio per favore. Sembra che tu intenda che Comoretto (e altri indentificati come "ragazzi") debba scappare all'estero perchè qui gli succederà a breve qualcosa di brutto. Se ho capito male spiegati meglio.