sabato 20 agosto 2011

Come buttare i soldi...con moderazione

Per chi segue da tempo lo sviluppo del complotto delle scie chimiche in rete avrà ben chiari i due piloni portanti che contraddistinguono i sostenitori di questa teoria:

- Accusare chiunque non la pensi allo stesso modo di essere al soldo del "governo ladro" che utilizza i soldi delle tasse, pagati da loro piccoli risparmiatori, per avvelenarli

- Sbattere via i loro risparmi, di piccoli risparmiatori, per una serie di iniziative completamente inutili (vedi acquisto di telemetri o per analisi chimiche)


Dopo gli innumerevoli tentativi di far analizzare l'acqua piovana e le centinaia di euro spese per trovare qualcosa di anomalo, l'unico risultato è stato quello di fornire agli scettici una serie di analisi chimiche assolutamente normali che, se non altro, dimostrano che nessuna di quelle sostanze è rilasciata in atmosfera.
Speravo quindi che ormai la lezione fosse chiara e avessero accantonato questa strada per continuare a chiacchierare del colore del cielo e inveire contro i piloti. Credevo che avessero imparato che i soldi conviene metterli da parte per usarli in "real life".

Le mie speranze sono state in parte deluse: grazie ad una segnalazione di Nico Murdock, scopro che il blog "Il cielo su Firenze" ha postato delle nuove analisi chimiche (backup) su acqua piovana raccolta del Luglio 2011; risultato? Ok lo sapete già: per l'ennesima volta è solo acqua piovana.

Nel commento che segue uno si aspetterebbe un ammissione del tipo "abbiamo fatto le analisi e l'acqua in effetti non presenta anomalie e i metalli disciolti sono molto al di sotto dei limiti di legge", ma conoscendo i complottisti si impara a non farsi troppe illusioni. Il commento glissa completamente sul significato dei risultati:

"Ecco qua,

Da non molto tempo i valori dell’alluminio presenti nell’acqua potabile sono stati alzato da 50 a 200.

Invece gli specialisti del laboratorio mi hanno detto che non esiste un tetto per il bario che deve essere assente.

Hanno provato ad insinuare che l’acqua fosse stata presa da una pozzanghera e si fosse ‘contaminata’ dal bario….. ma non è così."

Per puro diletto sono andato a cercare quali siano i veri limiti dei vari contaminanti per l'acqua per uso umano e, indovina un po', i limiti per l'alluminio sono costanti a 200 ppb dall'88. La legge dell'88 però riporta il valore di 50 ppb come livello ideale da raggiungere. Nella pioggia l'alluminio era presente con 20 ppb, quindi non solo è 10 volte inferiore al limite, ma è anche ben al di sotto della soglia ideale a cui il legislatore voleva giungere per l'acqua potabile.

Come minimo si dovrebbe concludere che l'alluminio non è fra le sostanze rilasciate dalle presunte scie chimiche, beh speriamo che sia finalmente chiaro.

Il bario invece dovrebbe essere assente nelle acque potabili, ma loro hanno raccolto pioggia, non acqua del rubinetto e non è una novità che la pioggia non sia propriamente potabile. Infatti in ambito chimico-analitico si parla di acque di prima pioggia, che identifica una quantità non trascurabile di acqua che cade durante le prime fasi della precipitazione e che risulta essere la più inquinata. Inoltre la tossicità del bario dipende dalla solubilità del sale in acqua e l'analisi non ci daquesta informazione, ma molto probabilmente si tratta di carbonati o solfati, assolutamente insolubili e quindi poco tossici.

In ogni caso, anche se si trattasse di uno dei composti solubili, ad esempio il cloruro di bario, la dose letale (LD50) sarebbe 118mg/kg, ovvero 8 grammi per un uomo di 70 kg. In quell'acqua erano presenti 4 microgrammi per litro ovvero 0,000004 g in ogni litro di pioggia. Per raggiungere anche solo un centesimo della dose letale una persona dovrebbe bere in poche ore 200 litri di acqua!
Il bario è estremamente abbondante sia nella crosta terrestre che nelle acque. Basti pensare che la quantità stimata di bario negli oceani ammonta a 13 microgrammi per litro, ben tre volte superiore a quanto trovato dai nostri novelli "piccoli chimici".

Insomma, ancora una volta soldi buttati, ma quanto costa un analisi del genere? Lo dicono gli stessi gestori del blog: 20 euro...questi sono i "ricercatori indipendenti" che dovrebbero svelare il misterioso complotto. Nonostante l'elenco delle presunte sostanze contenute nelle scie chimiche siano pari a quelle citate nella celebre (tra i chimici) canzone di Tom Lehrer, quando si fa l'analisi dell'acqua si spendono 20 euro per due elementi a casaccio...beh forse in fondo la lezione l'hanno imparata davvero.

5 commenti:

Skeptic ha detto...

Praticamente per gli sciachimisti si tratta dell'ennesimo "BUCO NELL'ACQUA" :P

longa ha detto...

Giusto per far capire alle persone quanto possa essere tarata questa gente, nel momento in cui il laboratorio gli da esito negativo loro non sono contenti bensì mettono subito in malafede il laboratorio a cui hanno affidato le analisi.

Nico ha detto...

Esatto Claudio, pensa che su alcuni video americani che ho visto, filmavano l'apertura della busta per far vedere che era tutto in regola e dopo aver letto poco mancava che un paio di persone piangessero O_O
No, dico.. da matti!!!

Ottimo articolo, Simone.

masdeca ha detto...

Ahahahah!
Quanto sono poveretti!
Delle volte viene davvero il dubbio di smettere di filarseli, perché seguire le peripezie di un matto è una perdita di tempo, poi sento un conoscente che mi parla di scie "strane" nel cielo... ed allora ecco che mi scatta la rabbia e non riesco a fare a meno di spiegare come meglio mi riesce che è tutta una panzana per babbei sciroccati.

SODA CAUSTICA ha detto...

@Masdeca Idem! Proprio nel momento in cui pensi che è una perdita di tempo totale ti spunta fuori un amico, un parente che vuole raccontarti qualcosa sulle scie chimiche e ti rigirano di brutto.