"1. Noi non diamo assolutamente spazio ad una sola voce … questa è un’area di discussione aperta … invece di offendere, siete invitati ad inviarci articoli, links e materiale con le vostre argomentazioni, le pubblicheremo senz’altro
2. E’ un tema nuovo, e certamente è giusto andarci con cautela … noi abbiamo aperto uno spazio ma non prendiamo certo a priori una posizione … certezze non ce ne sono … d’altra parte, lo dico al signor geologo, la scienza è l’arte del dubbio, e il fatto che ancora non ci siano prove definitive di qualcosa non significa che non si debba capirne di più … molti scienziati negli anni 70 dicevano che tutti i discorsi sulla cancerogenicità dell’amianto erano sciocchezze da apprendisti stregoni e ci offendevano dandoci dei visionari … vadano a raccontarlo oggi ai parenti di chi è morto, quei signori scienziati …"
Ora analiziamo attentamente quanto viene affermato. Nel primo punto si dice che si tratta di una discussione equa tra le parti eppure l'articolo (linkato sopra) da' chiaramente spazio ad una sola campana: quella complottista. La "campana" scientifica, invece, è rappresentata da degli utenti volontari che spontaneamente hanno spazio nei commenti. Se non è una presa di posizione questa, non saprei come altro definirla.
Tuttavia credo che il punto chiave della questione sia il punto 2. I Verdi hanno preso una posizione grazie ad una sorta di principio di precauzione al contrario: l'argomento è nuovo, potrebbe essere vero, ma in mancanza di prove oggettive intanto portiamoci avanti e parliamone. Il che oltre che contrario a qualunque principio logico è anche fuori da ogni tipo di buon senso, il drago invisibile nei garages è una nuova problematica, non ci sono prove dell'esistenza del drago quindi sono autorizzato a parlarne?! E' proprio questo modo di ragionare che ha portato la teoria delle scie chimiche e in generale molti complotti da paranoia ad "autorevole teoria". Quando nel 1995 la teoria è nata a causa di un sostenitore della razza ariana arrestato per la sua mania di appropriarsi di bacilli della peste bubbonica e dell'antrace da usare come arma (Larry W. Harrys) e diffusa in rete da un suo vicino di casa (R. Finke) nessuno si sarebbe sognato di credere ad una storia del genere, tuttavia quando William Thomas (giornalista canadese) decise nel 1999 di parlarne alla radio, il fenomeno diventò incredibilmente degno di attenzione e nei giorni seguenti furono riportati vari casi di "intossicazione da chemtrail" . Thomas ha una grande responsabilità: quella di aver riportato una notizia infondata, spacciandola per vera, causando veri e propri attacchi di panico. Queste sono le conseguenze di riportare notizie "nuove" senza un minimo di spirito critico.
Mi si permetta una piccolissima precisazione: l'argomentazione "è già successo che la scienza prendesse cantonate" è valida fino ad un certo punto, anche perchè in tutti questi casi si citano applicazione e non delle scoperte scientifiche (amianto o bomba atomica). Chi sono gli scienziati che nel 1970 sostenevano che l'amianto non facesse male? A me risulta che già nei primi del 1900 ci fossero dei forti sospetti nel mondo scientifico e già nel 1927 esistevano articoli scientifici in merito. Nel 1932 l'U.S. Bureau of Mines dichiara: "It is now known that asbestos dust is one of the most dangerous dusts to which man is exposed". Che poi ci sia stata una classe politica ed industriale che ha voluto evitare che la gente comune sapesse delle scoperte scientifiche è un dato di fatto (certificato anche dalla sentenza di condanna della Fincantieri); cerchiamo di dare la responsabilità delle catastrofi ambientali ai veri responsabili e non alla generica "Scienza".
Credo sia ancora il caso di chiarire un punto: dissentire da una posizione non significa spalleggiare l'estremo opposto. Affermare che le "scie chimiche" sono una teoria fondata da paranoici criminali (Larry W. Harris fu arrestato due volte) e non supportata dalla benchè minima evidenza scientifica non significa essere a favore di qualunque pratica militare o a favore di una qualsiasi "versione ufficiale" governativa. La Scienza non guarda in faccia a nessuno, ma ragiona su dati di fatto. Qualunque esperto del settore può confermare che la teoria delle "scie chimiche" non ha senso, allora con che criterio un giornalista o un politico scelgono di dar retta al complottista senza alcuna competenza invece di informarsi presso gli esperti del settore?
Forse non si rendono conto che ogni informazione viene recepita dal pubblico, quindi qualunque cosa viene detta porta ad avere una certa resposabilità nei confronti dei propri lettori.
Auspico, quindi, un po' più di buon senso da parte di chi ha la resposabilità di parlare ad un pubblico (vasto oppure ridotto) .
Per chi ancora non è convinto che la teoria delle scie chimiche totalmente infondata può pormi qualunque domanda qui sul blog o privatamente all'indirizzo: simone.angioni@gmail.com