
Si tratta di un tipo particolare di scie di condensazione, ben diverse dalle solite che siamo abituati a scorgere nei nostri cieli. La scia si forma lungo l'intero profilo alare, in particolare vicino alla fusoliera, e di frequente sviluppa iridescenze per diversi metri dopo il passaggio dell'aereo.
Il principio di formazione è molto semplice: l'aria umida che scorre sull'ala va incontro a repentine variazioni di pressione che portano alla rapida diminuzione della temperatura e quindi al congelamento dell'acqua in minuscoli cristalli di ghiaccio. Se l'umidità atmosferica è adeguata i cristalli possono crescere e persistere formando i cirri artificiali, tipici anche delle comuni scie di condensazione provocate dagli scarichi dei motori.
La caratteristica interessate di questo tipo di scie è che loro formazione avviene con temperature relativamente alte e per questo sono considerate "complementari" alle comuni scie di condensazione.

Gierens ha esaminato nel dettaglio la formazione di questo tipo di scie definendone le caratteristiche, il meccanismo e le condizioni di formazione concludendo che le scie aerodinamiche di alta quota sono visibili solo quando si hanno temperature relativamente alte (intorno ai -30°C)


Le iridescenze formate sono causate dallo scattering della luce solare che raggiunge i cristalli di ghiaccio. Sempre secondo Gierens, in condizioni di soprasaturazione rispetto al ghiaccio, i cristalli possono, con il passare del tempo, aumentare di dimensioni causando le iridescenze tipiche di questa particolare scia di condensazione.
Riassumendo esistono vari tipi di scie di condensazione e tutto si può dire fuorchè le scie aerodinamiche siano "anomale". La figuraccia fatta dai sostenitori delle scie chimiche è solo indice della loro scarsa volontà nel verificare le informazioni e la loro tendenza a prendere per buono tutto ciò che porta acqua al loro mulino. Basti pensare che nei vari commenti su You Tube qualcuno è riuscito anche a sostenere che questo tipo di scie non è mai esistito e nessuno ne ha mai parlato. Purtroppo (per i complottisti) anche questo è falso, basti pensare che già nel 1942 in un comunicato del NACA (National Advisory Committee for Aeronautics) si parlava di scie di condensazione aerodinamiche persitenti in alta quota.
Credo sia importante sottolineare come in quel documento si parlasse diffusamente anche degli altri tipi di scie e si allegassero le mappe di maggior probabilità di formazione a varie altitudini e in varie stagioni. Ancora una volta i più accaniti sostenitori del complotto si sono accorti di un fenomeno ben noto alla scienza con 70 anni di ritardo, vediamo se almeno questa volta ammetteranno l'errore o come al solito chiuderanno occhi e orecchie pur di non ammettere l'evidenza dei fatti.