giovedì 17 gennaio 2013

La sveglia "fantasma"


Il mestiere di “acchiappafantasma” al di fuori della finzione cinematografica è spesso poco emozionante. I casi interessanti che superano una verifica preliminare sono pochi e sono ancora meno quelli che, approfondendo, mostrano dei risvolti interessanti. Cercare gli spiriti, in fondo, è un mestiere frustrante dove l’oggetto della ricerca, sempre che esista, è per definizione invisibile e intangibile.

Ogni tanto, però, capitano casi interessati, casi che giustificano un hobby tanto curioso e insolito. Uno di questi è il caso della sveglia fantasma.
Ero seduto alla mia scrivania quando una mail proveniente dal collega Marco Morocutti mi sottopone il racconto di una signora (E.S.) che da mesi non riusciva a dormire a causa di una sveglia…invisibile.
Inizialmente il caso non mi è parso interessante, ma leggendo il racconto della protagonista, mi sono presto ricreduto. La sveglia suonava da almeno 6 mesi tutte le notti alle ore 1.55, che sono diventate 00.55 dopo il cambio dell’ora.  Il suono era udito solo dalla signora, il marito e i figli non avevano mai sentito nulla di anomalo. Inoltre dal racconto emergeva che aspettando svegli l’orario prefissato, il suono non si manifestava, era percepibile solo mentre la protagonista dormiva.
L’aspetto più curioso del racconto però era che la sveglia fantasma “seguiva” la signora durante i week end che trascorreva nella casa al mare.
Il racconto era più che sufficiente per incuriosire la mia indole da investigatore, ho quindi contattato la signora e ho fissato un incontro.
La sera stessa ho raggiunto l’abitazione, insieme alla mia assistente Elettra, trovando due arzilli signori sull’ottantina: la signora E.S. e il marito. E.S. era vistosamente provata dalla situazione nella quale viveva ormai da tempo. La sveglia continuava a suonare, venti rintocchi ogni notte, inesorabilmente. Il disagio non era solo dovuto al suono in sé, che durava una trentina di secondi, quanto al fatto che fosse percepito solo da E.S., solo durante il sonno e che la seguisse ovunque andasse. Elementi confermati dal resto della famiglia e che sembravano in contraddizione con l’ipotesi di una sveglia dimenticata da qualche parte.
Quando il fenomeno aveva iniziato a manifestarsi, insieme ai parenti più stretti, erano stati controllati tutti gli orologi e le sveglie della casa che, tra l’altro, producevano suoni molto differenti da quello udito dalla signora. Nei mesi E.S. si era convinta che si trattasse di qualcosa all’interno della sua mente, ma le ripetute visite da diversi specialisti avevano escluso una causa fisiologica.
Per E.S. non rimaneva altro che pensare ad una specie di maledizione, ma anche l’intervento di sacerdoti e esorcisti non aveva sortito alcun effetto.
Con me avevo portato la fidata “valigetta dell’investigatore dell’occulto” contenente una serie di strumenti utili per svolgere le indagini paranormali. Fra questi c’era anche un registratore professionale che E.S. ha acconsentito a tenere per una notte sul comodino.
La mattina successiva sono tornato e la signora mi ha subito accolto dicendo che anche quella notte la sveglia ”fantasma” aveva disturbato il suo sonno, sempre alla stessa ora: 00.55. Una volta recuperato il registratore e importato il file sul pc è stato facile risalire al momento in cui E.S. riferiva di aver udito il suono e, con innegabile sorpresa, alle 00.55 è effettivamente ascoltabile il suono di una sveglia.
Quindi in quella casa c’era davvero qualcosa che suonava, ma allora come si spiega che fosse solo la signora a sentirla e come poteva seguirla anche nella casa al mare?
Il suono è stato estratto dalla registrazione e lo potete trovare qui. Si tratta di un rumore molto debole (-40dB), qualcosa di udibile solo nel silenzio totale della notte.  Il suono era reale, non era fantasia o immaginazione. L’intensità del suono giustificava il fatto che venisse udito solo durante il sonno, inoltre, quando E.S. attendeva sveglia l’arrivo dei famigerati rintocchi, probabilmente, lo faceva in altre stanze o chiacchierando con il marito, condizione più che sufficiente per non udire nulla di anomalo.
Tuttavia bisognava ancora trovare il colpevole e l’impresa poteva apparire complessa. Come poteva uno sconosciuto trovare una sveglia che nemmeno i proprietari di casa avevano trovato? Non potevo certo mettere a soqquadro la loro casa. Inoltre rimaneva ancora un mistero come facesse a seguire la signora quando passava del tempo in villeggiatura al mare. Dopo aver ricontattato E.S. ed averla tranquillizzata, ho fissato un appuntamento per la sera stessa. Giunto sul posto i due coniugi mi hanno accolto con entusiasmo e curiosità, durante la giornata avevano ricontrollato tutti gli orologi, ma il risultato era ancora un nulla di fatto, ma io sapevo cosa cercare. Quel suono l’avevo già sentito, mi ricordava la mia infanzia quando indossavo orologi da polso digitali, ecco, quello era il tanto odiato suono della sveglia che per molti anni mi aveva segnalato l’ora di andare a scuola. Chi l’avrebbe mai detto che un “trauma infantile” mi avrebbe aiutato a risolvere un caso una ventina di anni più tardi?
Seduto al tavolo con E.S. le ho chiesto se possedesse degli orologi digitali abbandonati in qualche cassetto, magari di quelli resistenti all'acqua, visto che quello che indossava non lo era.
La signora si è illuminata esclamando: “ Gli orologi del mare!” e portandomi della stanza da letto ha aperto un cassetto del comodino mostrandomi due orologi digitali anni ’80.
Il mistero era risolto, i pezzi combaciavano alla perfezione, la sveglia suonava ad ore diverse perché non era stata applicata l’ora solare, cosa, per altro, già intuita da Marco Morocutti all'inizio dell'indagine; l’orologio suonava sempre all’1.55, ma erano tutti gli altri orologi di casa ad essere impostati un’ora indietro. Inoltre seguiva la signora al mare perché lo portava con sé per evitare di danneggiare il proprio orologio analogico con l’acqua di mare. Rimaneva solo una verifica da fare: controllare l’ora della sveglia che segnava esattamente l’1.55. I coniugi erano commossi dalla fine di un lungo periodo di disagio, mentre reimpostavo la sveglia alle 4 del pomeriggio e la disattivavo. Se si fosse riattivata in futuro almeno non avrebbe disturbato il sonno di nessuno.
Tutt’ora rimane il mistero su come si sia attivata la sveglia, magari qualcuno frugando nel cassetto ha inavvertitamente premuto qualche pulsante. Da allora la signora E.S. è tornata a dormire sonni tranquilli. Il caso è chiuso.

Un ringraziamento speciale va a Marco Morocutti per avermi contattato e per il fondamentale contributo a questa ed a molte altre indagini.
Altre indagini del team potete trovarle all'indirizzo www.luoghinfestati.it

martedì 17 gennaio 2012

Intervista su Meteolive

Meteolive è un importante quotidiano online che tratta di meteorologia. Questa mattina ha pubblicato una mia intervista sulle scie chimiche. Non è la prima volta che Meteolive si occupa dell'argomento con serietà e competenza. L'intervista,a dire il vero, è un po' datata (risale a metà 2010) e da allora molte cose sono cambiate: ho preso un dottorato di ricerca, non sono più membro del Cicap, gestisco un podcast, mi sono dedicato alle immagini misteriose, ai castelli infestati e ho pochissimo tempo per il blog, purtroppo.
Nonostante il mondo vada avanti e le cose cambino, a quasi 2 anni di distanza, non è cambiato nulla nelle affermazioni dei sostenitori della teoria delle scie chimiche, che continuano a ribattere qualunque argomentazione scettica con un "ma io lo vedo con i miei occhi".
Pare quindi che le scie chimiche siano un discorso chiuso, fino a prova contraria, relegate ad una nicchia di sostenitori che ripete a loop le solite affermazioni da anni.
Esiste ancora un piccolo tassello da sistemare, un progetto che ho in mente, ma che non riesco a trovare il tempo di sviluppare. Spero di poter presto aggiornarvi con i dettagli di questo progetto.
Ringrazio ancora Alessio Grosso per lo spazio concessomi sul sito Meteolive.

martedì 22 novembre 2011

Cosa c'è dietro Mario Monti?

Ammetto che il titolo possa trarre in inganno ma, tranquilli, non ho intenzione di parlare di politica. Vorrei solo segnalare lo splendido esempio di dietrologia comica ad opera Combocut film.
Devo ammettere questi livelli non si registravano dalla fortunata serie, purtroppo interrotta dopo due episodi (uno e due), di "Avoyager - Robe strane che accadono nel mondo".
Interesssante notare come nell'epoca di Mistero, Voyager mantenga nell'immaginario collettivo il primato in dietrologia e collegamenti campati per aria.
Ringrazio Matteo per la segnalazione su Facebook.

venerdì 11 novembre 2011

Lourdes i dossier sconosciuti

E' con enorme piacere che vi annuncio l'uscita del nuovo libro di Luigi Garlaschelli, amico e collega, che farà ancora una volta riflettere e discutere. Il libro si intitola "Lourdes, i dossier sconosciuti" ed è il primo libro in lingua italiana e uno dei pochissimi al mondo a affrontare la spinosa questione delle guarigioni miracolose.
A Lourdes veramente le persone guariscono? Se sì, come ha fatto la chiesa a stabilire se l'origine della guarigione è miracolosa? In esclusiva nel testo vengono riportati i dossier delle varie commissioni mediche che, negli anni, hanno dichiarato l'inspiegabilità di ben 67 guarigioni.
Le inchieste ufficiali e i dettagli tecnici di 15 famosi miracoli raccontati in maniera semplice e divulgativa. Un testo unico e fondamentale. Ne attendevo l'uscita da molto tempo e finalmente lo potrò inserire nella mia collezione di testi dedicati ai fenomeni paranormali.

Italian University Press, 347 pagg, 18 Euro

giovedì 10 novembre 2011

Di nuovo i capelli d'angelo

Anche quest'anno non manca l'appuntamento con i misteriosi filamenti autunnali. Ieri hanno fatto la loro comparsa in buona parte del nord Italia da Torino a Pavia. Nel pomeriggio ho raccolto dei campioni nelle campagne novaresi e saranno conservati, come i loro predecessori, nella mia decennale collezione di filamenti autunnali. Appena avrò tempo li analizzerò per verificare che si tratti anche quest'anno di seta.
Colgo comunque l'occasione per fare un riassunto del fenomeno: si tratta di filamenti che compaiono tipicamente tra l'ultima settimana di Ottobre e le prime due di Novembre. Già nel 2009 avevo fatto una previsione:

"in un periodo variabile tra l'ultima settimana di Ottobre e i primi 10 giorni di Novembre faranno la loro usuale comparsa questi filamenti."

Verificata poi il 25 Ottobre e giorni seguenti. La previsione è stata verificata anche quest'anno, difficile quindi sostenere che si tratti di un fenomeno artificiale: come avrei potuto prevedere per a distanza di 24 mesi un evento artificiale?
La realtà è che si tratta di un tipico evento stagionale che si verifica durante una giornata di sole autunnale, solitamente successiva ad un periodo di pioggia.
C'è da dire che anche nel 2008 avevo mostrato un filmato di questo fenomeno che guarda caso è datato 8 Novembre. Insomma ogni anno è la stessa storia e ho tenuto traccia online di tutto ciò da almeno 4 anni. C'è chi però sta facendo di meglio: il CISU da molti più anni sta tenendo un archivio della caduta di questi filamenti mostrando che la stagionalità del fenomeno è assolitamente indiscutibile.
Dal 2004 ho condotto una serie di analisi chimiche sui filamenti racconti che hanno portato alla conclusione che si tratta di seta, in particolare di tela di ragno utilizzata dai piccoli aracnidi per migrare e colonizzare nuove zone. Il fenomeno è detto ballooning e descrive la tecnica, decisamente stupefacente, utilizzata da alcuni artropodi per spostarsi tessendo una specie di paracadute di seta che viene poi sollevato anche da deboli brezze. I ragni attaccati al "paracadute" possono viaggiare per decine e decine di chilometri e possono raggiungere anche quote di qualche chilometro.
Nulla di misterioso, quindi, ma solo l'ennesimo spettacolo della natura, che può sorprenderci anche senza dover per forza tirare in ballo forze occulte o alieni.

lunedì 17 ottobre 2011

Domani a Mattino 5

Domani (Martedì 18) sarò ospite di Mattino 5 (Canale 5) dalle ore 10.10 alle 10.45 per parlare di esperienze pre-morte .
In studio persone che hanno sperimentato questa traumatica esperienza e alcuni scettici ed esperti del tema.

mercoledì 12 ottobre 2011

Il ministro Gelmini "è viaggiato" al CERN

Fino ad ora avevo preferito non commentare l'ormai leggendario comunicato stampa del MIUR nel quale il nostro Ministro dell'Istruzione vantava, con tanto di costi, la presenza di un tunnel tra il CERN e il Gran Sasso. Leggendo, però, una più recente intervista, ad acque più calme, non posso più esimermi da dire la mia sullo scontro insanabile Gelmini vs Neutrini.
Ok, ormai abbiamo recepito la gaffe sul tunnel, sono passati parecchi giorni, come vede oggi il nostro Ministro la questione dei neutrini? Ecco come risponde ad una domanda di Corrado Zunino su Repubblica:

"Al primo incidente di percorso ho pagato un prezzo alto, sono stata travolta dalla velocità di internet e dalla replica sbagliata: il secondo comunicato parlava di polemiche strumentali e non erano parole mie. Bastava chiedere scusa, e farci su un po' d'ironia. So che non esiste un tunnel da Ginevra al Gran Sasso, ho visitato il Cern e non ho visto tunnel. Bastava mettere quella parola tra virgolette e aggiungere tecnologico, "il "tunnel tecnologico" dentro il quale sono viaggiati i neutrini"

Niente da fare, con questi neutrini proprio non si riesce ad andare d'accordo. Prima di tutto "farci un po' d'ironia" un tubo! Ci sono momenti per scherzare, momenti per prendersi in giro e momenti in cui si parla ex cathedra e quindi se si dice una cavolata si chiede scusa e magari si pagano le conseguenze dell'errore. Altro che ironia.
In ogni caso pare chiaro che questo tunnel non esita, ma la Gelmini scivola subito dopo ammettendo candidamente: "ho visitato il CERN e non ho visto tunnel". Come no?! Il Cern è fatto di tunnel! Diamine, l'unico posto dove i tunnel c'erano veramente, lei non li ha visti?

Non contenta però salta fuori che il tunnel che intenedeva era un "tunnel tecnologico". No, la verità è che non si doveva usare la parola tunnel perchè non c'è nessun tunnel e, per favore, si può smettere con questo irritante e persistente rumore di unghie sui vetri?

In sole 4 righe le inesattezze gravi sono talmente tante che quasi passa in sordina quel "sono viaggiati" che, a conclusione della risposta del Ministro, personalmente mi ha lasciato un retrogusto di desolazione e di assoluta mancanza di speranza per il futuro della ricerca in Italia.


Riccardo, nei commenti, mi segnala un interessante appuntamento sui neutrini e la velocità della luce, questo pomeriggio a Brescia. Qui la locandina con tutti i riferimenti. Purtroppo non l'ho saputo in tempo, altrimenti avrei seguito volentieri il seminario.